Il raid russo ha colpito un ristorante, causando la morte di tre persone
Le forze russe hanno attaccato un ristorante a Kramatorsk, nel Donetsk. Stando a quanto riferito, tre persone sono morte mentre 42 sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sarebbe anche un bambino.
«Esattamente nell’anniversario dell’attacco a Kremenchuk, nel centro commerciale, quando morirono 22 persone, i selvaggi russi hanno lanciato un nuovo attacco di missili contro il distretto di Kremenchuk – ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – E i terroristi russi hanno anche bombardato brutalmente Kramatorsk, con missili S-300. Tre persone sono state uccise, tra cui un bambino. Ciascuna di queste manifestazioni di terrore dimostra ripetutamente a noi e al mondo intero che la Russia merita solo una cosa: sconfitta e un tribunale, processi equi e legali contro tutti gli assassini e i terroristi russi».
Il cardinale Zuppi è arrivato a Mosca
Il 27 giugno il cardinale Matteo Maria Zuppi è arrivato a Mosca per la seconda parte della missione di pace che durerà due giorni. La visita segue quella in Ucraina del 5 e 6 giugno. Il compito del presidente della Cei “è incoraggiare gesti di umanità” che possano “contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace”.
Kiev si è espressa sulla visita di Zuppi a Mosca.
«La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia» ha dichiarato il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, aggiungendo che sarebbero ben accetti risultati sulle questioni dei bambini deportati in Russia e sullo scambio di prigionieri.
Orban: “inaccettabili 50 miliardi a Kiev dai fondi Ue”
Secondo Viktor Orban Putin non è un criminale di guerra. Ha risposto così il premier ungherese a una domanda rivoltagli durante un’intervista per la Bild.
«Per lei Putin è un criminale di guerra?». «No, per me no» ha affermato Orban sostenendo che “possiamo parlare di crimini di guerra dopo la guerra. Se si vuole un cessate il fuoco e poi negoziare, dobbiamo convincere coloro che fanno parte del conflitto a venire al tavolo. Chiedere loro di venire al tavolo e dire ‘venite al tavolo e vi arresterò’ non è una buona idea”.
Secondo il premier ungherese non ci sono possibilità di una visita del presidente russo in Ungheria, quindi non ha risposto alla domanda su cosa farebbe in quel caso, riporta l‘ANSA. «Per i negoziati abbiamo bisogno di negoziatori. Chi altro dovrebbe negoziare se non i leader dei Paesi coinvolti?» ha affermato.
Orban ha, poi, nuovamente attaccato tornato la revisione di bilancio proposta dalla Commissione europea in occasione dei lavori preparatori del Consiglio europeo, in programma giovedì 29 e venerdì 30 giugno. Il primo ministro ha definito la proposta “insignificante e inadatta al dibattito”. «Non è accettabile – ha scritto su Twitter– che Bruxelles voglia concedere 50 miliardi di euro di aiuti aggiuntivi all’Ucraina, mentre non sappiamo nulla sull’utilizzo dei fondi Ue inviati dall’inizio della guerra».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO