Il provvedimento entrerà in vigore dopo la firma del governatore, in attesa della sentenza della Corte Suprema sulla legge del 1973
Da mercoledì il “primato” per la legislazione più restrittiva sull’aborto negli Usa spetta all’Oklahoma. Lo Stato ha infatti approvato un disegno di legge che vieta gli aborti sin dal momento della fecondazione, con poche eccezioni.
Lo Stato ha quindi anticipato la Corte Suprema degli Stati Uniti, che nonostante le bozze trapelate non ha ancora ufficializzato il capovolgimento della sentenza Roe vs Wade, con l’annullamento della legge del 1973 che consente l’accesso all’aborto a livello nazionale (lo abbiamo visto qui).
Ora il disegno di legge approvato dal legislatore dello Stato dovrà essere sottoposto alla firma del governatore repubblicano Kevin Stitt, che la renderebbe immediatamente in vigore.
Kamala Harris ha già condannato la proposta di legge, definita “l’ultimo di una serie di palesi attacchi alle donne da parte di legislatori estremisti“.
Altre leggi simili erano già state presentate da Stati a guida repubblicana, dalla Florida al Mississippi al Texas, ma in base alla sentenza di riferimento Roe v. Wade erano state sempre respinte dalla Corte Suprema. Oggi la composizione della Corte, a maggioranza repubblicana, potrebbe però cambiare il giudizio dell’organo sulla legge.
Nominando tre dei 6 giudici repubblicani che compongono la Corte (in totale formata da 9 membri), Trump aveva promesso che avrebbe scelto solo personalità che avrebbero promosso la soppressione della legge sull’aborto.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/CHRIS KLEPONIS