james webb

Il telecopio spaziale potrebbe aver posto le basi di una nuova svolta scientifica

Potrebbe porre la basi di una nuova scoperta fondamentale per gli studi intorno al sistema solare e alle origini dell’acqua che ha reso possibile la vita sulla Terra la rivelazione arrivata dal telescopio spaziale James Webb.

Grazie allo strumento NIRSpec (Near-Infrared Spectrograph) del telescopio di Nasa, Esa e Csa per la prima volta per gli astronomi è stato possibile confermare la presenza di acqua (sottoforma di vapore) intorno a una cometa che si trovava nella fascia principale degli asteroidi, ovvero tra l’orbita di Marte e quella di Giove. Questo dimostra che l’acqua del sistema solare primordiale può essere conservata come ghiaccio.

Come ogni scoperta che si rispetti, si aprono nuovi interrogativi, dato che la cometa 238P/Read non presenta anidride carbonica (che solitamente è all’incirca il 10% del materiale volatile delle comete). Secondo gli scienziati è possibile che la cometa avesse anidride carbonica al momento della sua formazione ma sia andata persa a causa delle temperature calde, spiega l’astronomo Michael Kelley dell’Università del Maryland: «essere nella fascia degli asteroidi per molto tempo potrebbe farlo: l’anidride carbonica vaporizza più facilmente del ghiaccio d’acqua e potrebbe fuoriuscire per miliardi di anni». Un’alternativa potrebbe essere inoltre che la cometa Read potrebbe essersi formata in una sacca particolarmente calda del sistema solare, dove non era presente anidride carbonica.

«In passato abbiamo visto oggetti nella fascia principale con tutte le caratteristiche delle comete, ma solo con questi precisi dati spettrali di Webb possiamo dire che è sicuramente l’acqua ghiacciata che sta creando quell’effetto» ha spiegato ancora Kelley

Stefanie Milam, Webb Deputy Project Scientist for Planetary Science e coautrice dello studio pubblicato sulla rivista Nature che riporta la scoperta ha dichiarato: «il nostro mondo pieno d’acqua, brulicante di vita e unico nell’universo per quanto ne sappiamo, è qualcosa di misterioso – non siamo sicuri di come tutta quest’acqua sia arrivata qui. Comprendere la storia della distribuzione dell’acqua nel Sistema Solare ci aiuterà a comprendere altri sistemi planetari e se potrebbero essere sulla buona strada per ospitare un pianeta simile alla Terra».

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/ESA/D.DUCROS