Borrell: “quello che poteva essere negoziato è stato negoziato”
Sono ore decisive per l’accordo nucleare. Dopo che il portavoce Usa Kirby aveva dichiarato conclusi gli incontri con Teheran, oggi un diplomatico del Ministero degli Esteri iraniano ha smentito un punto d’arrivo: «non siamo in una fase in cui possiamo parlare di una finalizzazione del testo».
Poco dopo però anche un alto funzionario dell’Unione Europea, in condizione di anonimato, ha annunciato che a Vienna si sarebbero concluse le trattative sull’accordo e che il testo sarebbe pronto. «Ciò che accade ora dipende dalla risposta dei partecipanti» avrebbe dichiarato il funzionario, ripreso dall’agenzia iraniana Irna.
Ora l’Ue attenderebbe la risposta del cosiddetto gruppo 4+1 composto da Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Usa. A quel punto sarebbe l’alto rappresentante Borrell a mettersi in contatto con i ministri degli Esteri dei partecipanti all’accordo.
La dichiarazione del portavoce iraniano, riportata anche in questo caso in anonimo da Irna, sembrava voler rispondere a un articolo del Wall Street Journal secondo cui sarebbero mancate poche ore alla presentazione dell’accordo che, di fatto, è stato annunciato poco dopo.
Sempre secondo la fonte anonima ci sarebbero però alcune discussioni ancora aperte dalle quali penderebbe l’esito dei colloqui e per le quali Teheran rilancia le proposte già avanzate.
In serata arriva il commento di Josep Borrell, Alto rappresentante UE per la politica estera e coordinatore dell’accordo, che ha spiegato come “quello che poteva essere negoziato è stato negoziato. Dietro ogni questione tecnica e ogni paragrafo, si cela una decisione politica che deve essere presa da Usa e Iran nelle rispettive capitali. Se le risposte saranno positive potremo firmare l’accordo“. Così si conclude la quattro giorni di colloqui a Vienna.
di: Marianna MANCINI
Aggiornamento di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/EPA/HEINZ-PETER BADER