Esponente di spicco della destra genovese, la sua carriera inizia negli anni 70 con il Fronte Universitario d’Azione Nazionale e prosegue come senatore e deputato di Alleanza Nazionale e Popolo delle Libertà

È mancato a 73 anni Giorgio Bornacin, ex politico di spicco di Genova, ex parlamentare ed esponente della destra, militante negli anni del Movimento Sociale, Alleanza Nazionale e Popolo delle Libertà.

Bornacin è deceduto questa notte al Policlinico San Martino di Genova dove era stato ricoverato per un malore: da tempo lottava contro diversi problemi di salute, in particolare al cuore, ma era riuscito a combattere anche l’infezione da Covid-19.

Ai tempi del MSI era tra gli esponenti più vicini a Giorgio Almirante, poi aveva seguito Gianfranco Fini in Alleanza nazionale e nel Popolo delle Libertà, fino alla rottura con Silvio Berlusconi.

A ricordare il suo percorso politico, iniziato negli anni Settanta nel Fronte Universitario d’Azione Nazionale dell’Università degli Studi di Genova, è stato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: «Giorgio è stato fin dall’adolescenza un militante politico coerente e coraggioso. Nelle organizzazioni giovanili e poi nel Movimento Sociale Italiano, in An, nel Pdl e in prima linea nella coalizione di centrodestra, ha rappresentato ideali e valori. Raccolto il testimone dal padre Sergio, a lungo impegnato e appassionato dirigente missino, ha fatto parte delle assemblee locali, del Consiglio Regionale della Liguria e del Parlamento. Alla fine degli anni ’70 fui insieme a lui vice segretario nazionale del Fronte della Gioventù. E da allora, nell’arco di decenni, abbiamo sempre condiviso amicizia, valori e tante scelte. Siamo stati insieme anche in Senato, nel gruppo del PdL, che ho guidato dal 2008 al 2013.  Giorgio è stato un appassionato rappresentante di Genova e della Liguria, ma è stato anche molto di più. Un dirigente politico attento e presente. Sempre impegnato sul territorio, sempre interprete delle istanze delle categorie,  pronto a difendere i valori e gli ideali della Nazione italiana. Con lui molti di noi perdono un carissimo amico di un’intera vita.  Speravo che riuscisse a superare i malanni e gli interventi chirurgici. Purtroppo così non è stato.  Lo ricordiamo con grande dolore ma anche consapevoli che Giorgio ha rappresentato per me e per tanti di noi un amico di sempre e per sempre e che non dimenticheremo mai per il suo impegno, per la sua determinazione, per il coraggio con cui, anche in anni difficili, ha saputo dare voce a giusti e i buoni ideali».

Il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, l’ha ricordato come “un politico intelligente e capace, un uomo che ha portato alla politica buonsenso e concretezza. Una persona mai sopra le righe con un grande attaccamento per la sua amata Genova. Ai familiari, agli amici e a tutti coloro che lo hanno stimato e gli hanno voluto bene va il mio abbraccio personale, quello della Giunta regionale e di tutta la Liguria“.

Testamento politico

La politica era da sempre la sua passione e l’età non lo ha fermato dall’intervenire nel dibattito pubblico. La sua ultima intervista, rilasciata il 31 gennaio scorso durante il format politico targato Business24 TV, Mosche condotto da Davide Lentini, rappresenta oggi il suo testamento politico.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: BUSINESS24 – MOSCHE