Un portavoce del Dipartimento di Stato: “abbiamo sollevato le nostre preoccupazioni”
Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto che denuncia le guardie di frontiere saudite, accusate di aver ucciso centinaia di migranti etiopi. Gli Stati Uniti hanno espresso la loro preoccupazione e hanno sollecitato a Riad un’indagine completa aprendo quindi un’inchiesta.
Lo ha comunicato un portavoce del Dipartimento di Stato, che ha dichiarato: «abbiamo sollevato le nostre preoccupazioni su queste accuse con il governo saudita. Esortiamo le autorità saudite a intraprendere un’indagine approfondita e trasparente e anche a rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale».
Gli Usa hanno esplicitato anche che le guardie di frontiera terrestre implicate nel rapporto “non hanno ricevuto alcun finanziamento o addestramento dagli Stati Uniti”.
Secondo la Human Rights Watch, è dal 2021 che i migranti etiopi vengono accolti da una “pioggia di proiettili” e uccisi. «Se commessi come parte della politica saudita questi omicidi devono essere considerati crimini contro l’umanità. Ci appelliamo alle autorità saudite perché facciano un’inchiesta approfondita e trasparente».
Attualmente in Arabia Saudita abitano circa 750 mila etiopi, molti dei quali sono arrivati senza “intenzioni illegali”. È quanto ha dichiarato l’International Organization of Migration, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Alcune testimonianze hanno riferito che le guardie di frontiera hanno diverse volte lasciato andare i richiedenti asilo per poi ucciderli a distanza.
di: Micaela FERRARO
Aggiornamento di: Alice GEMMA
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