La premier parla per punti chiave e chiede all’opposizione di non essere ideologica

Dopo la buona riuscita del suo discorso alla Camera, oggi Giorgia Meloni ha affronta il Senato: alle 13 ha riproposto ai senatori il testo con le sue dichiarazioni programmatiche, a seguire è iniziato il dibattito.

Al termine delle discussioni è stata approvata dal Senato la mozione di fiducia. Con 115 voti favorevoli, 79 contrari e 5 astenuti il governo Meloni ha ottenuto il via libera. Assenti i senatori a vita Carlo Rubbia, Liliana Segre, Renzo Piano, Giorgio Napolitano e i senatori Tatjana Rojc e Tino Magni.

La replica della premier

Nel suo intervento di replica Giorgia Meloni ha parlato per punti.

Sull’Energia ha spiegato: «è una delle nostre grandi priorità, credo che per contrastare la situazione si debba lavorare sul contrasto alla speculazione. Sosteniamo il lavoro del governo precedente fatto in Europa sulla lotta agli speculatori. Il Ministro ieri ha partecipato al Consiglio dei ministri dell’Energia Ue per il price cap dinamico, ma è necessario un disallineamento per il prezzo».

L’energia è stata analizzata anche dal punto di vista emergenziale: «in attesa dei provvedimenti impattino sul costo dell’energia va combattuta l’emergenza, lavorando con puntualità con interventi calibrati recuperando le risorse dagli extraprofitti, la norma va riscritta, e l’extragettito. Si tratta di misure immediate, ma sono necessarie misure strutturali: sbloccare procedure bloccate da lustri dalla burocrazia e dall’ideologia incomprensibile come il rigassificatore di Gioia Tauro. Riprendere con le estrazioni di gas nazionale, attuare la gas release. Si deve tenere conto degli obiettivi europei delle fonti rinnovabili. La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica. Non ci renderemo disponibili di passare dalla dipendenza del gas russo alla dipendenza per le materie prime cinesi, ma punteremo a potenziale la produzione italiana».

Sanità: «la sanità deve tronare verso i territori, i medici di medicina generale devono essere aiutati, e la telemedicina incentivata. Il diritto alla salute va salvaguardato e non è accettabile del turismo sanitario, quindi dobbiamo ridurre le disuguaglianze sanitarie. Sono d’accordo con Lorenzin sul riconoscimento della valore della scienza, ma non deve essere confusa la scienza con la religione. Fratelli d’Italia non condivideva che non ci fossero evidenze scientifiche alla base di provvedimenti presi dai governi precedenti, proprio perché non scambia la scienza per religione».

Salario minimo: «il contrasto al lavoro povero è per tutti noi una priorità, il tema è capire quale sia il modo migliore. Secondo me il salario minimo legale non è una soluzione, ma uno specchietto per le allodole, perché sappiamo bene che in Italia la gran parte dei lavoratori dipendenti è coperta da contratti collettivi nazionali che hanno già salario minimo. La sfida è estendere i contratti e chiedersi perché i salari in Italiano siano così bassi. I salari in Italia sono bassi perché la tassazione è al 46%. Deve essere tagliato il cuneo fiscale e si deve favorire il lavoro, idea espressa con “più assumi meno paghi”».

Flat tax, detta dalla premier tassa piatta: «la tassa piatta va a premiare il merito. Chi fa di più, tirandosi su le maniche, deve essere premiato».

Pnrr: «non abbiamo mai detto che vada riscritto e stravolto, ma di valutare gli scenari che sono mutati (guerra, crisi energetica e di materie prime) e modificarlo in questo senso. Va velocizzata la sua attuazione».

Sud: «il sud deve essere una terra di investimenti e di crescita, bisogna impedire che i giovani scappino in altri territori, gli elementi su cui investire: il marchio, il mare, energia. Nella tragedia della situazione energetica internazionale si nasconde una grande occasione per il Mezzogiorno, con i gasdotti, il vento, il mare, il sole. Con risorse spese bene si potrebbe fare del Sud Italia l’hub energetico d’Europa. Necessario sbloccare il funzionamento dei fondi di coesione, rendere strutturali la decontribuzione Sud e puntare sui giovani».

Tetto al contante: «non c’è correlazione tra intensità del limite del contate e diffusione dell’economia sommersa. ci sono Paesi senza limite e bassissima evasione fiscale. Strumenti di questo genere funzionano se sono uguali per tutti in Europa, ma ad esempio in Germania non c’è il tetto al contante, come anche in Austria. Confermo che metteremo mane al tetto al contante».

Carceri: «non credo che il sovraffollamento carcerario si combatta depenalizzando, ma ampliando lo spazio. E la certezza del diritto dipende dalla certezza della pena».

Lotta alla mafia: «la priorità alla lotta alla criminalità passa per le risorse illecite. I beni sottratti devono essere riconsegnati alla comunità. Importante difendere il carcere ostativo».

Pace: «lavoreremo per una pace giusta, ma come ci si arriva? La pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni. Nelle intenzioni della Russia è andato storto il sentimento e la convinzione degli ucraini che si sono dimostrati più forti dell’esercito russo, l’unica possibilità di favorire un negoziato è che ci sia un equilibrio, la pace si ottiene quindi sostenendo l’Ucraina facendo sì che possa difendersi. Va poi notato che la posizione italiana non decide il conflitto in Ucraina, ma cambierebbe l’approccio che gli altri hanno verso di noi e la nostra credibilità. Con la posizione sull’Ucraina si decide anche la posizione dell’Italia».

In conclusione la premier ha parlato direttamente alle forse di opposizione, chiedendo “un’opposizione che non sia irresponsabile” ma che lavori con “coraggio e lealtà, parlando nel merito e non con dibattiti ideologici. Mi auguro vogliate valutare davvero i provvedimenti nel merito, valutandone l’utilità per la nazione“.

Berlusconi interviene in Senato dopo 9 anni

Sono passati 9 anni dall’ultima volta che Silvio Berlusconi ha preso parola in Senato, al momento del suo intervento il Cavaliere è stato accolto con un lungo applauso dalle file della maggioranza di centrodestra e dell’Esecutivo.

«Signor Presidente del Consiglio, sono felice di essere qui e sono felice anche perché 3 ore fa è nato il mio 17° nipotino. Evviva! Comunque è per me un motivo di grande soddisfazione riprendere la parola in Senato, dopo nove anni, e farlo proprio quando il popolo italiano ha scelto ancora una volta di affidare il Governo del Paese alla coalizione di centro-destra» sono state le prime parole di Berlusconi. Il Cavaliere ha voluto immediatamente sottolineare che il merito del nuovo governo sia suo, o meglio: «se oggi per la prima volta alla guida del governo del Paese per decisione degli elettori, c’è una esponente che viene dalla storia della destra italiana, questo è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale, nella quale la destra e il centro insieme hanno saputo esprimere un progetto democratico di governo per la Nazione. Una coalizione che in 28 anni non si è mai divisa e che ha saputo governare insieme e stare insieme anche all’opposizione, una coalizione che ha guidato e guida la maggioranza delle regioni italiane. Una coalizione, che è sempre stata artefice di grandi scelte di democrazia e di libertà. Noi oggi voteremo convintamente la fiducia e da domani lavoreremo con lealtà, con passione e con spirito costruttivo, per realizzare il nostro programma».

Il Cavaliere ha anche voluto rimarcare la fedeltà di Forza Italia che “lavorerà al suo fianco con impegno e con lealtà, per realizzare il programma sul quale abbiamo avuto la fiducia degli italiani. Lo faremo da liberali, da cristiani, da garantisti, lo faremo da europeisti e da atlantici. Nel 1994, in questa stessa aula, chiedendo al Senato la fiducia per il primo governo di centrodestra, io conclusi il mio intervento parlando della possibilità di sognare, a occhi bene aperti un nostro futuro migliore, parlai della possibilità di costruire un’Italia più giusta, più generosa e più sollecita verso chi ha bisogno e verso chi soffre, parlai di un’Italia più moderna e più efficiente, di un’Italia più prospera e più serena, più ordinata e più sicura. Queste le mie parole di allora, queste le mie parole di oggi“.

In conclusione Berlusconi è tronato sui temi più cari a FI: «è ben chiara in noi la consapevolezza dei problemi strutturali del nostro paese, la consapevolezza del carico fiscale insostenibile su famiglie e imprese, la consapevolezza della lentezza della burocrazia e dell’inefficienza del sistema giudiziario. Certamente una delle priorità da approvare nel più breve tempo possibile è la riforma della tassazione, per un fisco più equo e più leggero, pur nella necessità di non disattendere i vincoli di bilancio che l’Europa e i mercati ci impongono».

Grillo abbraccia Conte: “il M5s è più unito che mai”

Durante l’assemblea alla biblioteca del Senato, il fondatore del M5S Beppe Grillo ha abbracciato Giuseppe Conte dichiarando che il Movimento è “più unito che mai”. Durante l’incontro è stato dedicato un passaggio anche al reddito di cittadinanza: «se si pensa di sostituire il reddito di cittadinanza dicendo che al posto del Rdc c’è il lavoro, allora la presidente del Consiglio deve dirci dove sta il lavoro, dove è nascosto. Quando creeremo le condizioni per un’occupabilità seria se ne potrà parlare».

Salvini incontra Moratti

Matteo Salvini e Letizia Moratti si sono incontrati nella sede del ministero delle Infrastrutture per un “colloquio cordiale”. Secondo fonti del Carroccio i due hanno fatto “il punto sulla situazione con particolare riferimento a fondi Pnrr, investimenti e strutture sanitarie”.

di: Micaela FERRARO

aggiornamento: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI