Il discorso del presidente della Repubblica alla cerimonia di auguri alle Alte cariche dello Stato
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato alla tradizionale cerimonia di auguri alle Alte cariche dello Stato.
«Quello che stiamo vivendo è un tempo, per un verso, affascinante, di grande cambiamento ma anche difficile, travagliato, per più aspetti drammatico – ha dichiarato il presidente della Repubblica – il post pandemia, con gli effetti prodotti a tutti i livelli nelle nostre comunità, da quelli umani a quelli economici, sociali e psicologici, soprattutto sui più giovani».
«Si allargano i divari sociali: alle vecchie diseguaglianze se ne aggiungono di nuove, nei campi del digitale e della conoscenza – ha evidenziato Mattarella – E stridono le gigantesche ricchezze appannaggio di pochi a fronte del disagio di tanti, con una distanza mai prima registrata né in Italia né altrove. Se questo è lo scenario in cui siamo immersi, su quali presupposti possiamo insieme guardare al domani senza cedere all’angoscia ma anzi recuperando un sentimento di fiducia nel futuro?».
«È alla politica, alle democratiche istituzioni rappresentative che vanno affidate le scelte e le decisioni che incidono sulla vita sociale e sulla libertà dei cittadini – ha proseguito il Capo di Stato – non alle strategie di grandi gruppi finanziari in base ai loro interessi, che vanno rispettati ma nell’ambito delle regole che devono osservare per tutelare i valori fondamentali della convivenza civile».
Tra i temi affrontati da Mattarella anche la violenza sulle donne. «Occorre contrastare con forza, e insieme, i fenomeni di violenza che si manifestano in vari ambiti della società, in particolare scuote le nostre coscienze, ed è intollerabile, la violenza degli uomini sulle donne – ha dichiarato – Senza dimenticare che un forte, efficace, contrasto viene fornito dalle tante, diffuse e preziose forme e iniziative di solidarietà, il cui messaggio di esempio, nella narrazione dei media e dei social, finisce sovente per essere oscurato».
Il Capo dello Stato ha anche affrontato la questione dell’evasione fiscale. «Molti detentori di grandi capitali del mondo, persone e aziende, eludono quasi integralmente gli obblighi fiscali, soprattutto nei servizi all’informazione, oggi settori di punta e in continua crescita» ha dichiarato Mattarella, secondo cui il tema “riguarda direttamente l’espressione della sovranità dei cittadini, a cui viene chiesto di concorrere al finanziamento delle attività statuali in quanto titolari di diritti; mentre in contemporanea c’è chi ritiene di potersi sottrarre a quel dovere disconoscendo ruolo e natura dello Stato, talvolta avvalendosi di legislazioni compiacenti di alcuni Paesi”.
«Oligarchi di diversa estrazione si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari (con implicazioni militari) e nel controllo di piattaforme di comunicazione social, agendo, sempre più spesso, come veri e propri contropoteri – ha affermato – Il fenomeno non è nuovo nella storia. Già in passato, anche lontano, grandi corporazioni si sono trovate a condizionare l’azione di governi, se non degli Stati. Con l’avvento della democrazia gli Stati non dipendono più da singoli interessi. E non deve accadere».
di: Francesca LASI
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