etiopia tigray

L’incontro per discutere la pace con le forze autonomiste del Nord del Paese lanciato dall’Unione africana è stato accolto da Addis Abeba

Dopo aver provocato la morte di migliaia di persone, sembra essere arrivato a una tregua il conflitto del Tigray che vede contrapposti il Governo dell’Etiopia e i ribelli della Regione del Tigrè.

L’esecutivo di Addis Abeba ha infatti accettato l’invito dell’Unione africana a prendere parte ai colloqui di pace con i ribelli. Al momento non sono comunque stati resi noti data né luogo dell’incontro fra le controparti che, secondo il Servizio di comunicazione del governo etiope, sarebbero stati indicati proprio dall’Ua.

Lo conferma il consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro etiope Abiy Ahmed, Redwan Hussein, che ribadisce “la nostra posizione di principio in merito alla risoluzione pacifica del conflitto e alla necessità di colloqui senza precondizioni“.

Il conflitto era tornato a mietere vittime lo scorso 24 agosto dopo una tregua di cinque mesi, riportando all’attualità la ferocia di uno scontro che vede contrapposti l’esercito federale etiope, sostenuto dalle forze delle regioni vicine e dalle truppe dell’Eritrea, e i ribelli della regione autonomista del Tigrè, a nord del Paese.

L’etnia tigrina consiste in appena il 6% della popolazione etiope (120 milioni), ma resta fortemente orientata a conquistare la propria indipendenza, avendo esercitato una vera e propria egemonia sull’intera Nazione per quasi 30 anni, fino al 2018.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/KIM LUDBROOK