onu eventi climatici disastrosi

Negli ultimi 50 anni i danni economici derivanti da eventi climatici disastrosi hanno raggiunto i 4.300 miliardi di dollari

12mila eventi disastrosi e oltre due milioni di vittime: è questo l’impietoso conto che il clima ci ha presentato negli ultimi 50 anni, precisamente dal 1970 al 2021. Ce lo conferma l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della meteorologia facente capo all’Onu. Senza contare le perdite economiche provocate dalle migliaia di eventi meteorologici idrici e climatici estremi, che ammontano a circa 4.300 miliardi di dollari.

Cercando una nota positiva nel report, emerge come la nostra capacità di prevedere i disastri, di lanciare allarmi precoci e di gestire in modo coordinato gli eventi abbiano ridotto il tasso di mortalità. L’obiettivo prefissato dall’Onu va proprio in questa direzione e punta a garantire a tutto il mondo servizi di allerta precoce entro il 2027.

Il 90% delle vittime si registrano infatti nei Paesi in via di sviluppo dove un efficiente sistema di previsione e di messa in allerta della popolazione ancora non c’è o è molto carente. Nello specifico per “allerta precoce” si intende “una misura di adattamento al clima comprovata ed efficace, che salva vite e fornisce un ritorno sull’investimento almeno dieci volte superiore“.

Mentre la mortalità è in calo (negli ultimi tre anni, dal 2020 al 2023 sono morte “solo” 22mila persone), le perdite economiche sono aumentate. Un elemento correlato all’aumento, fra gli eventi climatici disastrosi, delle tempeste.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/ANDRE CATUEIRA