incendi canada

Dall’inizio del mese di giugno sono bruciati 7,5 milioni di ettari di terreno, con le nubi degli incendi trasportati dalle correnti fino in Europa

È nell’ordine delle migliaia che bisogna ragionare per quantificare gli incendi che in questi giorni stanno paralizzando il Canada in una nube di fumo. È il periodo stagionale dei roghi nel Paese ma mai come quest’anno le fiamme hanno messo in ginocchio la popolazione: in più di 100mila sono stati costretti a lasciare le proprie case.

Dall’inizio del mese di giugno sono andati persi 7,5 milioni di ettari, in particolare in Quebec, Nuova Scozia e Ontario. Si tratta, secondo i dati del CIFFC, del secondo anno peggiore degli ultimi 30.
Il picco però, purtroppo, deve ancora arrivare. Solitamente è nei mesi più caldi di luglio e agosto che si registra il maggior numero di incendi in Canada.

Il problema ha assunto una dimensione addirittura globale, con il fumo degli incendi trasportato dalle correnti fino in Europa, in particolare in Regno Unito, Spagna e Portogallo. Perlomeno nel Vecchio Continente questo non dovrebbe rappresentare un problema per la qualità dell’aria, con il fumo che dovrebbe rimanere negli strati più esterni dell’atmosfera.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/ALBERTA WILDFIRE