FONTANA TREVI SIERRA NEGRA BRASILE ROMA

Una copia esatta della fontana di Palazzo Pioli, autorizzata dal Comune di Roma, vuole rilanciare il turismo nella località termale di Sierra Negra

Gli abitanti del Nuovo Continente avranno la possibilità di vedere la Fontana di Trevi senza volare verso l’Europa. È stata infatti inaugurata a Serra Negra, uno dei centri termali più importanti del Brasile, una copia esatta dell’opera voluta nel Settecento da Papa Clemente XII, posta a Roma sulla facciata di Palazzo Pioli.

L’opera brasiliana somiglia in tutto e per tutto alla sua ispirazione, ma è in misura inferiore: la replica è alta infatti 11 metri, contro i 26 di quella capitolina, ma lo specchio d’acqua è molto simile, con i suoi 20,7 metri di larghezza, alimentato da 9 getti d’acqua termale. Le statue – che nella versione originale rappresentano le personificazioni de “l’Abbondanza dei frutti”, di Agostino Corsini, “la Fertilità dei campi” di Bernardino Ludovisi, “i Doni dell’autunno” di Francesco Queirolo e “l’Amenità dei prati” di Bartolomeo Pincellotti -, inoltre, sono state realizzate con stampe di silicone e gesso e rivestite di fibra di vetro e non in marmo. Il tutto illuminato da 40 proiettori LED.

Le reazioni all’apertura della fontana sono state due: da una parte c’è chi si è già affrettato per vedere di persona la creazione, dall’altra non sono mancate le polemiche. Da subito i turisti hanno “copiato” una tradizione riferita alla Fontana di Trevi, quella originale, ovvero lanciare le monetine nell’acqua. Qualcuno, dunque, ha motivato la costruzione – costata 300 mila euro e autorizzata dal Comune di Roma – come un modo per “fare cassa”.

Gli ideatori e i costruttori però si difendono: l’opera “è stata creata per rendere omaggio ai migranti italiani e rilanciare il turismo” e “attirerà turisti generando, di conseguenza, reddito e posti di lavoro“.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/ISAAC