Podolyak: “la controffensiva è in corso da giorni”
Il capo aggiunto dei servizi di intelligence del ministero della Difesa ucraino Vadim Skibitski ha ammesso che Vladimir Putin “è in cima alla lista” degli obiettivi di Kiev.
«Si sta rendendo conto che ci stiamo avvicinando a lui, ma forse ha anche paura di essere ucciso dal suo stesso popolo – ha dichiarato Skibitski in un’intervista all’emittente Welt – Molte persone in Russia sostengono ancora questa ‘operazione speciale’ ma grazie ai social media e ai controlli telefonici, sappiamo che sono morti così tanti russi che questo spaventa la gente. (Putin) coordina e decide cosa succede. Ma alla fine tutti dovranno rispondere delle loro azioni. Il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu hanno pianificato l’attacco e ora non possono tornare indietro. La nostra priorità è eliminare coloro che ordinano ai loro uomini di attaccare”».
Tra gli obiettivi ci sarebb anche il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin.
Podolyak: “controffensiva in corso da giorni”
Il consigliere del presidente ucraino Zelensky Mykhailo Podolyak ha dichiarato che la controffensiva è già in atto.
«La controffensiva è già in corso da giorni, è una guerra intensa lungo 1.500 chilometri di confine, ma le azioni sono già partite» ha dichiarato Podolyak durante un’intervista al Tg1.
Media Kiev: “drone Usa in ricognizione sul Mar Nero da Sigonella”
Un drone statunitense sarebbe decollato dalla base Nato di Sigonella, in Sicilia, e avrebbe effettuato un volo di ricognizione sul Mar Nero, vicino alla costa della Crimea. Lo ha riferito Rbc-Ucraina, che ha citato dati del servizio Flightradar24.
«Nella mattinata del 24 maggio, il drone è decollato dalla base aerea Nato di Sigonella in Sicilia, ha volato nello spazio aereo di diversi Paesi europei e si è diretto verso il Mar Nero a un’altitudine di circa 18 km» si legge sul sito di Rbc-Ucraina, secondo cui si tratterebbe di un drone RQ-4 Global Hawk, è in grado di condurre ricognizioni 24 ore su 24 con sensori ottico-elettronici, infrarossi, radar e radioelettronici, e di rimanere in volo senza atterrare per circa 34 ore.
Dissidenti russi: “operazione a Belgorod ha avuto successo”
I dissidenti russi della legione Freedom of Russia hanno riferito che l’operazione a Belgorod ha avuto successo.
«L’operazione nel distretto di Graivoron (nella regione di Belgorod, NdR ha avuto successo e i suoi obiettivi sono stati raggiunti – hanno dichiarato i “partigiani russi” su Telegram dopo una conferenza stampa in una regione al confine con l’Ucraina – Il nemico è stato sconfitto, alcuni di loro sono vergognosamente fuggiti, abbiamo preso una grande quantità di equipaggiamento e fatto prigionieri. “Verremo ancora, Belgorod, Bryansk, Kursk, Voronezh, Rostov, Mosca, aspettateci».
Kiev smentisce le notizie sul ferimento del comandante Zaluzhny
Il Centro per le comunicazioni strategiche del governo ucraino (Spravdi) ha smentito le notizie diffuse dai media russi sul presunto ferimento del comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny all’inizio di maggio.
«Una bugia: i falsi del Cremlino hanno lanciato un altro “flash” che, a seguito di un attacco missilistico russo, il comandante Valery Zaluzhny è stato gravemente ferito – ha scritto il centro su Telegram – è falso e di questo c’è la conferma video».
Lo Spravdi ha diffuso un filmato che mostra l’intervento online del generale a una conferenza a Odessa il 20 maggio.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/ EPA/VLADIMIR GERDO /SPUTNIK/KREMLIN / POOL