Maryam Rajavi

Tajani: “noi siamo in una democrazia e ognuno fa ciò che ritiene opportuno a patto di non violare il diritto internazionale e nazionale”

Giuseppe Perrone, ambasciatore italiano a Teheran, è stato convocato in Iran per la recente partecipazione di Maryam Rajavi a un evento al Parlamento italiano.

Rajavi è leader del movimento dissidente Mujahedin Khalq Organization ed è vista dall’Iran come un’organizzazione terroristica: “ospitare una criminale terrorista significa incoraggiare e promuovere il terrorismo e la Repubblica islamica non tollererà mosse di questo tipo in alcuna forma da parte di nessuno”, ha sostenuto Teheran.  

L’Iran chiede quindi al governo italiano si “dimostrare la propria serietà nell’impedire che il Paese diventi un rifugio sicuro per i terroristi. Per Teheran quanto accaduto danneggerà oltremodo l’immagine dell’Italia agli occhi dell’opinione pubblica iraniana”.

L’ambasciatore italiano ha risposto che informerà quanto prima le autorità italiane.

La risposta di Antonio Tajani

«Mi pare sia stata una fondazione privata a invitare queste persone. Noi siamo in una democrazia e ognuno fa ciò che ritiene opportuno a patto di non violare il diritto internazionale e nazionale. In questo caso non c’è stata nessuna violazione», ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando la convocazione dell’ambasciatore italiano, Giuseppe Perrone, da parte dell’Iran.

di: Alice GEMMA

FOTO: EPA/OLIVIER MATTHYS