VINICIUS

La polizia spagnola ha spiegato che gli arresti si riferiscono a due episodi razzisti distinti

A Valencia, in Spagna, tre giovani sono stati arrestati e rilasciati poco dopo per gli insulti razzisti rivolti al giocatore del Real Madrid Vinicius durante la partita di domenica 21 maggio al Mestalla.

Secondo la stampa spagnola, i tre tra i 18 e i 21 anni, sarebbero stati rilasciati dopo aver esposto la loro versione dei fatti e sarebbero stati informati della necessità di comparire in tribunale in caso di denuncia.

La notizia era giunta dopo l’arresto di quattro persone a Madrid con l’accusa di crimine d’odio per aver appeso a un ponte un manichino impiccato con la maglia del calciatore brasiliano il 26 gennaio scorso, prima del derby della capitale tra Real Madrid e Atletico Madrid.

L’indagine, in collaborazione con il Valencia Club de Fútbol, continuerà per identificare altri sospettati.

Il Brasile ha protestato formalmente con l’ambasciatrice spagnolo. Nella serata di lunedì 22 maggio le luci sulla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro sono rimaste spente per un’ora a sostegno di Vinicius.

Il Real Madrid ha presentato una denuncia per crimini d’odio all’ufficio del procuratore generale spagnolo. Il club, inoltre, ha riferito che presidente, Florentino Perez, ha incontrato il calciatore “per dimostrargli il suo sostegno e il suo affetto, per informarlo di tutti i passi che si stanno compiendo in sua difesa e per confermare che la società andrà fino in fondo per una situazione di odio così ripugnante”.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/Biel Alino