treno ohio

Il surriscaldamento di un dispositivo di sicurezza avrebbe impedito al personale di frenare in tempo

Vanno avanti le indagini per fare luce su quanto accaduto al treno carico di sostanze tossiche deragliato in Ohio agli inizi di febbraio. Secondo quanto sarebbe emerso dalle prime perizie, contenute in un rapporto del Comitato nazionale per la sicurezza dei trasporti, il personale del treno avrebbe tentato, senza successo, di frenare pochi km prima dell’incidente.

Secondo il report, uno dei cuscinetti di ruota avrebbe iniziato a surriscaldarsi “diversi chilometri prima” rispetto al punto dell’impatto del convoglio. Gli addetti alla guida avrebbero tentato di frenare il treno ma senza successo. Poi, l’impatto che ha portato a una lunga e lenta combustione delle sostanze tossiche trasportate in 11 vagoni dei 38 deragliati.

Secondo il Dipartimento delle risorse naturali dell’Ohio, l’incidente tossico avrebbe portato alla morte di quasi 45mila animali in questo mese. Un bilancio calcolato entro un raggio di 8 km dall’incidente.

L’incidente del treno sta ormai diventando una questione politica negli Stati Uniti, con Trump in visita nell’East Palestine per mettere il cappello sulle proteste sorte nei confronti di Biden. Nonostante abbia garantito il supporto economico federale al governatore dell’Ohio, l’amministrazione del presidente è infatti accusata di non aver fatto abbastanza luce sui rischi ambientali e per la salute umana dei riversamenti tossici.

Nel frattempo la Casa Bianca ha già intimato alla compagnia ferroviaria Norfolk Southern il pagamento dei danni. Dal canto suo il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg ha invece chiesto al Congresso di ripristinare le norme di sicurezza per i treni che trasportano materiali pericolosi, reintroducendo la legislazione dell’amministrazione Obama poi eliminate dallo stesso Trump.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/TANNEN MAURY