Per l’ex premier spuntano nuove violazioni dei protocolli di sicurezza finora mai emerse
Nuovi tasselli si aggiungono al puzzle dello scandalo Partygate che ha travolto l’ex premier britannico Boris Johnson, fra crescenti tensioni anche con l’attuale primo ministro e suo compagno di partito Rishi Sunak.
Sembra infatti che siano emerse altre violazioni, finora rimaste nascoste, del protocollo di sicurezza da parte di BoJo. Nel periodo giugno 2020-maggio 2021 l’ex premier avrebbe avuto incontri con amici e collaboratori sia a Downing Street sia a Chequers, la residenza governativa di campagna a Ellesborough.
BoJo è già stato multato per almeno un’altra violazione delle restrizioni per il Covid e al momento si attende il verdetto della Commissione parlamentare bipartisan per gli Standard che lo accusa di aver mentito alla Camera dei Comuni, nonostante lui abbia negato.
A questo si aggiunge un’altra spina nel fianco dei Tories: sembra infatti che Johnson abbia condiviso delle memorie difensive con l’ufficio di gabinetto di Sunak per ottenere la copertura delle sue spese legali, ritenendo di averne diritto in quanto ex capo di Stato.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/ANDY RAIN