SOLDATO COMPUTER ATTACCO HACKER

L’allarme di Washington: “via immediatamente dalla Russia”. Zelensky chiede più sanzioni

Giunti al 355esimo giorno di guerra la tensione è sempre più alta.

I siti web della Nato sono sotto attacco hacker.

Una portavoce dell’Alleanza ha confermato all’agenzia di stampa tedesca Dpa che i siti sono stati attaccati ieri, 12 gennaio. Si ritiene che l’attacco sia stato lanciato dal gruppo di hacker filorusso Killnet.

Gli Stati Uniti hanno richiamato in patria i cittadini americani attualmente presenti sul suolo russo: “i cittadini che risiedono o viaggiano in Russia dovrebbero partire immediatamente ed esercitare una maggiore cautela a causa del rischio di detenzioni illegali“, recita un comunicato dell’ambasciata americana in Russia.

Al fronte

Il Donetsk è in ginocchio. Le temperature rigide continuano a mettere a dura prova la popolazione.

L’ufficio stampa del Servizio di Intelligence esterna russo ha accusato gli Stati Uniti di aver reclutato jihadisti dell’Isis per “attacchi terroristici” in Russia e negli altri Paesi membri della Comunità degli stati indipendenti (Csi).

Nella notte i russi hanno attaccato Kherson colpendo la linea ferroviaria e cinque aree della città. Una persona è morta, i binari sono stati danneggiati e i treni sono stati costretti a fermarsi a Mykolaiv.

La Polonia chiede aiuti per Kiev

Il presidente polacco Duda in un’intervista a Le Figaro ha dichiarato che, se non arrivassero aiuti militari a Kiev, Putin “potrebbe vincere” la guerra.

Zelensky chiede più sanzioni

Il presidente ucraino ha chiesto di allargare le sanzioni globali all’industria nucleare russa: «c’è un altro passo di sanzioni del nostro stato contro l’industria nucleare dello stato terrorista. Con il mio decreto, ho attuato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di imporre sanzioni a 200 persone che lavorano per l’industria nucleare russa».

India: in cinque anni 13 miliardi di armamenti dalla Russia

Secondo quanto dichiara Dmitrij Shugayev, direttore del Servizio federale di cooperazione tecnico-militare della Russia, l’India ha importato dalla Russia circa 13 miliardi di dollari di armamenti nell’arco degli ultimi cinque anni, e Nuova Delhi ha già collocato ulteriori ordini per un valore pari a circa 10 miliardi di dollari.

Secondo Shugayev, l’India è il primo acquirente mondiale di sistemi d’arma russi, e rappresenta da sola circa il 20% del portafoglio degli ordini esteri dell’industria della difesa russa.

Stoltenberg: “gli aiuti salvano vite”

Lo sprone è quello del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, e la cornice è quella di un fronte di alleati sempre meno convinto. Parlando in conferenza stampa Stoltenberg ha chiesto agli alleati dell’Alleanza di continuare a sostenere Kiev: «siamo nel pieno di una gara logistica per dare all’Ucraina i mezzi che servono per rispondere alla Russia, perché Vladimir Putin non è pronto alla pace e lancia nuove offensive. La velocità salverà vite».

di: Micaela FERRARO

aggiornamenti di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/RUSSIAN DEFENCE MINISTRY