delfini giappone

La controversa pratica, radicata nella cultura nipponica, proseguirà fino a marzo

Anche quest’anno, riprenderà il primo settembre la caccia ai delfini in Giappone.

Si tratta di una pratica consolidata nella cultura locale durante la quale i pescatori spingono i cetacei all’interno di una baia, disorientandoli battendo con i remi. A quel punto vengono selezionati alcuni esemplari di giovani delfini sani da portare negli acquari, mentre il resto dei mammiferi viene ucciso.

La stagione della caccia ai delfini in Giappone si protrae generalmente fino a marzo.

Non mancheranno le proteste, tanto che le autorità della città portuale di Taiji hanno istituito una stazione di polizia temporanea per tenere sotto controllo eventuali proteste degli attivisti.

Fra questi c’è anche l’organizzazione Pro Wildlife che lancia l’allarme sul numero sempre crescente di esemplari deportati nei delfinari, oltre a quelli uccisi per la loro carne. Un delfino addestrato può infatti arrivare a valere fino a 50mila euro.

Il primo mercato di questo pescato è la Cina, seguita da Russia, Thailandia, Messico, Vietnam, Turchia, Egitto e Tunisia.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANS/EPA/SEA SHEPHERED