Scontri palestinesi sionisti a Hebron

Almeno 9 arresti, nuova ondata di proteste dopo l’assedio dell’Idf al campo profughi di Shuafat

Una nuova notte di violente manifestazioni quella appena trascorsa a Gerusalemme, con scontri tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana. I partecipanti alla protesta avrebbero tirato pietre e molotov contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni e granate stordenti; almeno 9 gli arresti. La rabbia è esplosa dopo l’assedio delle forze di polizia di Tel Aviv nel campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme Est. I reparti hanno tenuto confinati i 25 mila abitanti palestinesi chiudendo per ore il check point, mentre proseguivano le operazioni di ricerca di Odai Tamimi, ritenuto dall’intelligence del Mossad il presunto responsabile dell’attentato di sabato 8 ottobre.

Secondo le prime ricostruzioni Tamimi potrebbe essere un lupo solitario, anche se si indaga sui possibili rapporti tra il sospettato e La fossa dei leoni, la nuova cellula indipendente che secondo Idf e forze di polizia palestinesi si starebbe consolidando nei campi profughi e con la quale il governo dell’Anp ha dovuto cercare addirittura il dialogo a Nablus per accordarsi sulla cessazione di alcuni disordini. Nella sparatoria avvenuta proprio al check point di Shuafat Tamimi avrebbe sparato otto colpi di arma da fuoco uccidendo Noa Lazar, soldatessa diciottenne, e ferendo una guardia privata. Da qui il blitz nel campo profughi e il confinamento della popolazione.

L’ondata di proteste sembra ora però dilagare anche in altre zone della Cisgiordania, dopo che a Jenin nel corso di un raid della polizia israeliana un bambino di 12 anni, Muhammad Samoudi, è stato ucciso da un colpo sparato al ventre. Un’altra bambina, questa volta nel quartiere di Kafr Aqab, è rimasta soffocata dai lacrimogeni. Molti analisti stanno mettendo ora in discussione la strategia dell’intelligence israeliana, soprattutto quella di Breaking the Wave , la maxi operazione iniziata dopo una serie di attacchi da parte dei palestinesi che hanno ucciso 20 persone. Sono invece oltre 160 i palestinesi uccisi dall’Idf dall’inizio dell’anno, di cui circa un terzo nel campo profughi di Jenin.

di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/ABED AL HASHLAMOUN