Approvata, invece, una risoluzione contraria alla proposta di Bruxelles, che prevedeva l’adozione di un certificato europeo di filiazione
La commissione Politiche europee del Senato ha respinto la proposta di regolamento Ue sul riconoscimento dei diritti dei figli di coppie omogenitoriali e l’adozione di un certificato europeo di filiazione. La commissione ha, invece, votato a favore della risoluzione, presentata da Giulio Terzi (Fratelli d’Italia), con 11 sì e 7 no.
La proposta di Bruxelles chiedeva, appunto, l’ammissione dei diritti e l’adozione di un certificato europeo di filiazione.
Secondo la risoluzione condivisa dalla maggioranza, invece, l’obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione non rispetta i principi di sussidiarietà e proporzionalità e, quindi, potrebbe esserci il rischio di “un’invasione del diritto europeo su quello nazionale”.
Il focus, in particolare, è sulla gestazione per altri (o maternità surrogata), attualmente vietata in Italia: secondo la commissione, il divieto potrebbe essere aggirato con il via libera la regolamento Ue.
Una decisione che arriva dopo lo stop del Viminale alla registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali.
I gruppi di minoranza sono contrari alla scelta della Commissione. Movimento 5 Stelle, Pd e Terzo Polo hanno hanno depositato delle contro-risoluzioni, chiedendo di rinviare il voto per arrivare a una posizione unitaria a favore del regolamento Ue. La richiesta, però, non è stata accolta.
«La maggioranza in commissione è cieca e sorda a ogni argomentazione di buon senso ancorata a sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione a sezioni unite. Vanno avanti come schiacciasassi e vogliono votare oggi negando ogni tentativo di riconoscere ai bambini diritti che dovrebbero essere riconosciuti a tutti, senza discriminazioni» ha dichiarato Dolores Bevilacqua del M5S.
di: Francesca LASI
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