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Crocini: Sala ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni

Beppe Sala, il sindaco di Milano, ha parlato all’interno del suo podcast dell’imposizione dello stop alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali.

«La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l’apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria» ha dichiarato il sindaco.

«Dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge – ha spiegato Sala – come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e a oggi davvero travagliato procedimento dell’adozione in casi particolari».

Crocini, presidente “Famiglie arcobaleno”: decisione dolorosa e ingiusta

Interviene nel dibattito anche la presidente di “Famiglie arcobaleno”, Alessia Crocini, che dichiara: «il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo».

«Abbiamo appreso con profondo sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia – spiega Crocini. – Questa notizia fa tristemente coppia con la decisione del governo italiano di bocciare anche la possibilità di un certificato europeo di filiazione, quello che permetterebbe ai figli delle coppie dello stesso sesso il riconoscimento dei propri diritti in tutta Europa».

«I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei. Questa situazione non è degna di un Paese civile e ci chiediamo quando questa ingiustizia verrà sanata da una legge di buon senso che rispecchi la realtà. Nel frattempo non ci fermeremo e continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per ottenere i più elementari diritti di cittadinanza per i nostri figli e le nostre figlie, con la certezza di avere molte alleanze dalla nostra parte» ha concluso la presidente.

Mollicone: iniziativa di Sala è propagandistica

Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto spiegando che “la maternità surrogata deve essere considerata un reato perché è una pratica disumana e crediamo vada affrontata con politiche attive a favore delle giovani donne“.

In merito ai fatti di Milano ha sostenuto: «su quello che è successo a Milano l’iniziativa del sindaco Sala è propagandistica perché se c’è una legge si rispetta».

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/MATTEO CORNER