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Dopo il crac di Silicon Valley Bank Moody’s rivede stime al ribasso

La Federal Reserve, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, sta valutando possibili modifiche alla regolamentazione nei confronti di istituti bancari degli Stati Uniti di medie dimensioni. Tra le possibilità anche l’estensione di alcune restrizioni in vigore solo per le banche più grandi degli Usa.

Moody’s rivede outlook in negativo

Intanto l’agenzia di rating Moody’s ha rivisto in negativo l’outlook, ovvero le previsioni a medio-lungo termine, proprio a seguito del fallimento della Silicon Valley bank. Decisione spiegata in una nota: «abbiamo modificato da stabile a negativo il nostro outlook sul sistema bancario statunitense per riflettere il rapido deterioramento del contesto operativo a seguito delle corse di depositi presso Silicon Valley Bank (Svb), Silvergate Bank e Signature Bank (Sny) e i fallimenti di Svb e Sny».

«Sebbene il Dipartimento del Tesoro, la Federal Reserve e la Fdic – si legge ancora – abbiano annunciato che tutti coloro che avevano depositi in Svb e Signature Bank saranno risanati il rapido e sostanziale declino della fiducia dei depositanti e degli investitori bancari evidenzia chiaramente i rischi nella gestione delle passività delle banche statunitensi esacerbato dal rapido aumento dei tassi di interesse. La Fed ha annunciato una nuova linea di liquidità temporanea per offrire prestiti alle banche a fronte di garanzie in titoli di Stato idonei a soddisfare le loro esigenze di finanziamento e ridurre i rischi di contagio. Tuttavia, le banche con sostanziali perdite in titoli non realizzate e con depositanti statunitensi non al dettaglio e non assicurati possono essere ancora più sensibili alla concorrenza o a una fuga definitiva, con effetti negativi su finanziamento, liquidità, utili e capitale. La stretta monetaria della Fed continuerà, il che potrebbe aggravare le difficoltà di alcune banche».

Corsa a traferire i conti negli States

Il Financial Times ha registrato la corsa al trasferimento dei depositi degli statunitensi dagli istituti regionali alle grande banche come JPMorgan e Citigroup. Le autorità degli States temono la “bank run”, la corsa a ritirare i contanti dagli sportelli, che potrebbe causare grossi danni all’economia americana. Dopo il fallimento di Svb e l’aumento dei tassi di interesse i cittadini statunitensi stanno scegliendo di investire il denaro in prodotti più redditizi, di fatto prosciugando il settore tecnologico.

Dombrovskis: monitoriamo

Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha annunciato che anche l’Europa sta “monitorando la situazione“. «Prendiamo atto della reazione rapida e decisa delle autorità Usa. A livello Ue c’è una presenza molto limitata di Silicon Valley Bank e siamo in contatto con le rilevanti autorità ma non ci aspettiamo ripercussioni» dichiara.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/MICHAEL REYNOLDS