Il film ha ricevuto i premi per miglior cast, miglior attrice protagonista, miglior attrice non protagonista e miglior attore non protagonista
Ennesima conferma a livello globale per Everything Everywhere All At Once che si aggiudica di diritto (almeno fino ai prossimi Oscar) il titolo di film dell’anno: a dirlo sono stati gli stessi attori di Hollywood che nella serata di domenica 26 febbraio hanno assegnato i Sag Awards 2023.
La 29esima edizione degli Screen Actors Guild Awards è andata in scena al Fairmont Century Plaza a Century City e ha assegnato in totale quattro premi alla pellicola di Daniel Kwan e Daniel Scheinet, il cui successo ha trascinato anche Michelle Yeoh (miglior attrice protagonista), Jamie Lee Curtis (miglior attrice non protagonista), Ke Huy Quan (miglior attore non protagonista) e miglior cast.
Non si tratta che di una conferma per Everything Everywhere All At Once che ha già vinto anche il premio della Guild dei produttori hollywoodiani ai PGA (Producers Guild of America Awards 2023). Entrambi i concorsi fungono di solito da apripista agli Oscar dove il film si presenta con 11 nomination, più di ogni altra pellicola in gara.
Nel suo discorso di ringraziamento Ke Huy Quan ha voluto dedicare il premio agli attori asiatici, per i quali negli anni ’80 non c’erano “abbastanza opportunità“, mentre ora “il paesaggio sembra così diverso rispetto a prima“. Questo momento, ricalca l’attore, “non appartiene solo a me, ma a tutti coloro che hanno lottato per un cambiamento“.
Fra gli altri premiati ai SAG Awards 2023 anche White Lotus, la serie-commedia che si aggiudica il miglior cast anche grazie al diffuso apprezzamento per Sabrina Impacciatore.
Il premio di miglior attore protagonista nella categoria film è andato a Brendan Fraser, tornato sullo schermo con The Whale. «Non avrei mai creduto che mi sarebbe stato offerto il ruolo della vita – dice l’attore in lacrime ritirando il premio. – Sto sorridendo e respirando, devo essere bravo, breve e tornare al posto».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/CAROLINE BREHMAN