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Tensione fra le due Coree mentre prende il via la maxi esercitazione Ulchi Freedom Shield

È nell’ordine di un eterno botta e risposta che si apprende dell’ennesimo test missilistico della Corea del Nord, che certamente non ha apprezzato il vertice a Camp David fra Biden, il premier giapponese Kishida e il presidente sudcoreano Yoon.

Kim Jong-un ha infatti supervisionato il test strategico effettuato da una delle sue flotte nel Mar del Giappone.

Il lancio di “missili da crociera strategici” arriva in iena concomitanza con le “Ulchi Freedom Shield“, maxi esercitazioni militari congiunte da parte della Corea del Sud e degli Stati Uniti iniziate proprio nelle prime ore di lunedì 21 agosto.

Proprio prima del vertice di Camp David lo staff di Biden si era detto aperto a un incontro con Kim Jong-un “senza precondizioni”.

L’esercitazione congiunta, ormai annuale, durerà 11 giorni e avrà una programmazione più fitta rispetto al 2022. 30 le differenti esercitazioni, che ripropongono uno scenario di guerra aperta con la Corea del Nord. Da Pyongyang la condanna delle esercitazioni è netta e si dice sia possibile causa di una “guerra termonucleare su larga scala senza precedenti“. La Nord Corea aggiunge che le manovre militari abbiano “un carattere aggressivo“.

La Corea del Sud ha definito “atto illegale” il preannunciato lancio di un satellite spia nordcoreano, l’illegalità è data dal necessario uso di tecnologia legata a quella dei missili balistici, da lungo tempo vietata. Un nota del ministero dell’Unificazione sudcoreano ha chiesto a Pyongyang di rinunciare al “cosiddetto ‘lancio satellitare’ è una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Non importa quali scuse il Nord cerchi di addurre, non può semplicemente giustificare questo atto illegale“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/KCNA