NAUFRAGIO CALABRIA CROTONE STECCATO DI CUTRO

Tajani invoca l’aiuto dell’Ue

La procura di Roma, su richiesta dei parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, ha aperto un fascicolo di indagine sul naufragio di Cutro. Il procedimento è stato rubricato a modello 45, ossia senza indagati e ipotesi di reato.

Il Consiglio dei ministri è convocato per giovedì 9 marzo 2023 nel Comune di Cutro.

Tajani invoca l’aiuto dell’Ue

Sull’emergenza migranti interviene Antonio Tajani, ministro degli Esteri del Governo Meloni, che in un’intervista al Corriere della Sera dichiara che l’Italia non può gestire da sola la crisi.

«L’emergenza migratoria, dai vari fronti caldi di crisi, è il problema più grande che dovremo affrontare nei prossimi anni, forse decenni. E l’Italia, al di là delle speculazioni o delle polemiche politiche interne, non può farlo da sola. Abbiamo salvato migliaia e migliaia di vite, e tutti gli italiani lo sanno, ma purtroppo non sempre ci si riesce».

Tajani dichiara che quella di Cutro è stata una “tragica fatalità”: «guardia di finanza e costiera nel 2022 hanno fatto 1.170 interventi di law enforcement, in cui hanno recuperato 38.507 migranti, e 917 interventi di search and rescue, con 57.028 migranti soccorsi. Ora la magistratura farà il suo lavoro, si vedrà se esistono responsabilità o se, come credo, è stata una tragica, terribile fatalità. Frontex aveva segnalato solo un’imbarcazione con una persona a bordo che non appariva in difficoltà. In mare aperto, dopo aver passato le acque territoriali di tanti Paesi. Ma davvero pensa che, se si avesse avuta contezza del pericolo, le nostre autorità non sarebbero intervenute, come hanno fatto moltissime volte, con grande professionalità e scrupolo?».

Tajani difende Piantedosi che definisce una “persona perbene, un uomo scrupoloso, attento, che ha affrontato tante crisi, che lavora su ogni aspetto“. E chiede: “come si può pensare che possa pensare che le colpe sono di chi parte e non dei criminali che li mettono a rischio?”.

«Umanamente comprendo le ragioni di chi parte. Ma una politica seria deve fare un passo avanti e capire quello che si può fare per arginare e risolvere un problema immenso. Esistono almeno due piani di intervento e uno è quello che possiamo fare noi come Paese. Siamo stati, sia io che Meloni, più volte in Africa e nel Mediterraneo per siglare accordi, per sbloccare aiuti soprattutto per la Tunisia. Ma serve molto di più, serve l’Europa, in primo luogo. Serve l’Onu. Serve il Fondo monetario».

La risposta dell’Ue

«Siamo completamente d’accordo sul fatto che bisogna prendere delle misure ed ecco perché la presidente della Commissione ha parlato di raddoppiare gli sforzi per adottare il Patto sulla migrazione e l’attuazione del piano d’azione sulla rotta del Mediterraneo centrale» hanno fatto sapere dall’Europa, ribadendo che una risposta alla lettera di Meloni arriverà “a breve”.

Una portavoce della Commissione ha aggiunto che occorre affrontare le cause che sono alla base della migrazione, altrimenti “ci troveremo davanti ad altre tragedie“. Ha ribadito che le vite in mare “vanno sempre salvate”, al di là delle ragioni che hanno portato all’originarsi degli eventi di ricerca e soccorso, che sono organizzati dagli Stati membri.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/CARMELO IMBESI NAUFRAGIO CALABRIA