La Procura ha aperto un fascicolo per disastro aviatorio colposo e omicidio colposo plurimo
Dopo un’interruzione delle ricerche a causa delle condizioni meteo avverse, sono state recuperate le salme delle vittime dell’incidente aereo sul Gargano del 5 novembre, quando un elicottero dell’Alidaunia è precipitato in agro di Apricena, in località Castel Pagano.
Nell’impatto sono morti una famiglia di turisti sloveni, un medico del 118 che rientrava a Foggia dopo avere fatto il turno di notte alle Tremiti e i due piloti. L’autopsia sul cadavere di questi ultimi sarà eseguita tra sabato e lunedì, per dare il tempo anche ai legali della famiglia slovena deceduta nell’incidente di nominare i propri periti.
Le operazioni di raccolta dei rottami dell’aereo ha anche lo scopo di accertare la presenza della scatola nera, dato che non tutti gli elicotteri sono tenuti a installarne una.
La Procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti con le accuse di disastro aviatorio colposo e omicidio colposo plurimo.
Oggi, 9 novembre, i carabinieri di Foggia hanno eseguito perquisizioni e sequestri di documenti n alcuni uffici della Regione Puglia in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura con l’obiettivo di acquisire tutti gli atti abilitanti la società Alidaunia srl all’esercizio delle attività di trasporto aereo di persone, con riferimento alla tratta Foggia-Isole Tremiti, che stava percorrendo l’elicottero.
È un atto dovuto che rientra nell’ambito delle indagini per risalire alle cause dello schianto.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/118