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Condanna da Kiev e dall’Europa che definiscono le consultazioni nei territori occupati una farsa

Per due giorni, dall’8 al 10 settembre, si sono tenute le elezioni amministrative in alcune Regioni della Russia, con Mosca che ha indetto le consultazioni anche nelle quattro regioni ucraine annesse a settembre: Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Secondo Ria Novosti, lunedì 11 settembre in tutte e quattro le regioni risulta in vantaggio il partito del presidente Putin Russia Unita.

Si tratterebbe ancora di dati parziali, ma si prospetta una vittoria schiacciante, con il partito nazionalista stimato all’80% nella regione di Zaporizhzhia, al 74% in quella di Kherson, al 75% nel Lugansk e al 79% nel Donetsk.

«Le pseudo-elezioni della Russia nei territori temporaneamente occupati non hanno alcun valore» ribadisce a chiare lettere Kiev, che condanna le “azioni arbitrarie e vane della Russia“. Fanno eco le nazioni europee, a artire dalla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock secondo cui “questo non è altro che un evidente esercizio di propaganda. Non riconosciamo il tentativo della Russia di rubare territori“.

«L’Italia non riconoscerà mai i risultati, così come non ha riconosciuto e non riconoscerà mai il tentativo illegale di annessione dei territori ucraini temporaneamente occupati dalla Russia» le fa eco l’ambasciatore italiano Maurizio Massari, rappresentante permanente all’Onu.

Intanto a Mosca è stato riconfermato, per il quarto mandato di fila, il sindaco Serghei Sobyanin, in carica dal 2010. Il primo cittadino è stato rieletto con il 74% dei voti. Riconferma anche per il governatore della Regione Andrei Vorobyov, con l’83% delle preferenze.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/ALEXANDER VILF