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L’onorificenza attribuita dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per l’opposizione alla politica di Vladimir Putin

Vladimir Kara-Murza, noto oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin, è stato insignito del premio Vaclav Havel per i diritti umani dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Kara-Murza, coordinatore della Fondazione Open Russia, istituita da Mikhail Khodorkovsky, è attualmente detenuto. È stato arrestato lo scorso aprile con l’accusa di alto tradimento. Per questo a ritirare il premio è stata la moglie. Il presidente dell’APCE Tiny Kox ha dichiarato: «Vladimir ha alzato la voce contro la guerra russa contro l’Ucraina sin dai primi giorni, ha avuto il coraggio di tornare nel suo paese per continuare la sua battaglia nonostante i rischi e nonostante potesse rimanere in posto sicuro. Arrestato ad aprile 2022, è accusato adesso di alto tradimento e rischia anni ed anni di carcere. Ci vuole un incredibile coraggio nella Russia odierna di opporsi al potere. Lo dimostra dalla sua cella di prigione».

Il premio Vaclav Havel è un’onorificenza attribuita dal Consiglio Ue insieme alla Biblioteca Václav Havel e alla Fondazione Charta 77 e porta il nome dell’ex presidente della Cecoslovacchia e della Repubblica Ceca dal 1989 al 1992 e poi dal 1993 al 2003. Prima della caduta del decennale regime comunista della Cecoslovacchia fu dissidente e perseguitato politico.

Prima di Kara-Murza, hanno ricevuto il premio Vaclav Havel – fino al 2009 Premio per i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa – Ales Bialiatski, Anar Mammadli, Lyudmila Alexeyeva, Nadia Murad, Murat Arslan, Oyub Titiev, Ilham Tohti e lo Youth Initiative for Human Rights, Loujain Alhathloul.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/BERIT ROALD