Le due vittime rinvenute oggi erano due bambini e un uomo
Le onde hanno restituito il corpo di un’altra vittima del naufragio del 26 febbraio davanti a Steccato di Cutro. Il corpo rinvenuto oggi è quello di una bambina di cinque o 6 anni.
Il corpicino, individuato nel mare, è stato recuperato dalla Guardia costiera. Al momento le vittime salgono così a 76, di queste 30 sono bambini, di cui 21 tra gli zero e i 12 anni.
Nella giornata di oggi, 11 marzo, anche il corpo della 75esima vittima è stato rinvenuto in balìa delle onde, si tratta di uomo ma non sono ancora state fornite le generalità. Più tardi è stata diffusa la notizia del ritrovamento del 76esimo cadavere, di nuovo il copro di un bambino tra i 7 e 10 anni, individuato in località Praialonga.
In cinquemila al corteo
Nel pomeriggio a Cutro si è svolto un corteo per chiedere di “fermare la strage subito” promosso da Rete Asilo. Sono decine le associazioni, i partiti, i sindacati e i movimenti che hanno deciso di aderire alla mobilitazione.
Ad aprire il corteo una croce realizzata con il legno del barchino su cui hanno perso la vita almeno 74 persone, a seguirla almeno cinquemila persone. Tra i partecipanti anche l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.
All’inizio della manifestazione una signora ha inveito contro il corteo dal suo balcone, i manifestanti hanno risposto intonando Bella Ciao. Il corteo ha raggiunto la spiaggia dove ha reso omaggio alle vittime, anche con un momento di preghiera in arabo.
Michel: necessario trovare soluzioni reali
Il presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, ha risposto alla lettera della presidente Meloni del 28 febbraio.
«Il tragico naufragio al largo di Cutro (Crotone) è un forte richiamo alla necessità di trovare soluzioni reali e praticabili per gestire meglio la migrazione e combattere il traffico di migranti» ha dichiarato Michel, Palazzo Chigi ha risposto che “per il governo italiano, la determinazione del presidente Michel circa una rapida attuazione di quanto concordato al Consiglio europeo di febbraio rappresenta un ulteriore passo in avanti in vista del Consiglio europeo di marzo“.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della seconda edizione di LetExpo a Verona ha dichiarato: «le norme contenute nel decreto migranti approvato a Cutro puntano a colpire non solo gli scafisti, che sono gli esecutori materiali, ma anche chi organizza le traversate mettendo a rischio le vite umane».
«Come abbiamo infatti anticipato, siamo impegnati a contrastare anche coloro che operano al di fuori dai confini italiani – ha spiegato il ministro Tajani – e contemporaneamente vogliamo adottare una politica che favorisca l’immigrazione regolare e la formazione di coloro che lavoreranno nel nostro Paese. Questo è un aspetto importante perché siamo consapevoli che le nostre imprese, comprese quelle del settore della logistica, hanno bisogno di lavoratori, sia nel settore industriale che in quello dei servizi e in quello agricolo».
Tajani ha anche sottolineato l’importanza della politica di collaborazione con i Paesi di provenienza dei migranti: «i Paesi più virtuosi, ovvero quelli che faranno accordi con noi, che riprenderanno gli irregolari e che faranno azioni di prevenzione dell’immigrazione irregolare, presentando i gravi rischi che questa comporta, avranno riservata una quota maggiore di migranti regolari che potranno venire a lavorare nel nostro Paese. Questo processo vedrà il coinvolgimento anche delle imprese e dunque dei datori di lavoro, così che gli immigrati regolari che arriveranno in Italia possano già sapere che lavoro andranno a fare. Si tratta di una posizione di grande disponibilità da parte del nostro Paese, ma manterremo la linea dura contro i trafficanti di esseri umani».
Polemiche sul karaoke: “quello sì e Cutro no?”
Monta intanto la polemica dopo la diffusione del video in cui il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e la premier Giorgia Meloni si divertono a un karaoke durante le celebrazioni del compleanno del primo. “Non hanno reso omaggio ai morti di Cutro, hanno messo in piedi una patetica messinscena, cambiato gli impegni istituzionali per andare a cantare alla festa di Salvini. Disumanità, cinismo, improvvisazione e spregiudicatezza: questo governo spiegato in pochi gesti. Che vergogna…” commenta Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato. Anche il deputato Angelo Bonelli, oggi presente a Cutro per il corteo per le vittime del naufragio, all’Adnkronos sottolinea: «Salvini e Meloni non sanno cosa è la sobrietà, io mi vergogno per loro. Mentre le bare delle vittime del naufragio sono ancora esposte alla camera ardente loro festeggiano con il karaoke e i video allegri. Sono senza parole. Potevano festeggiare in maniera sobria – dice – hanno perso un’occasione per dimostrare di essere persone sobrie. Lo trovo inaccettabile».
Piccata la risposta del vicepresidente leghista della Lega, Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, che in una nota scrive: “chiunque attacchi una festa di compleanno per una ricorrenza significativa come i 50 anni, una festa tra l’altro organizzata a insaputa del festeggiato perché Matteo Salvini non ne era al corrente, è veramente ignobile, sia che questi attacchi strumentali vengano dalla sinistra o da altri sinistrati”.
di: Flavia DELL’ERTOLE
aggiornamento di: Caterina MAGGI
FOTO: ANSA/CARMELO IMBESI