Lancio di bombe carta e petardi, distrutte alcune vetrine. Striscione anarchico in liceo milanese
Il medico di fiducia di Alfredo Cospito, Andrea Crosignani, ha visitato l’anarchico sottoposto al regime carcerario del 41bis. Secondo quanto riportato dal dottore “la situazione sta deteriorando rapidamente“, dato che Cospito è apparso “molto stanco e affaticato“.
Il medico ha spiegato che Cospito adesso assume “acqua, tè, zucchero e sale, non sta prendendo più integratori col potassio e non prende vitamine. Ha perso un altro chilo, quindi ora pesa 70 chili, e l’atrofia muscolare è marcatissima“. La decisione di assumere zucchero rende “un po’ meno drammatica la situazione”, che rimane comunque critica.
Il corteo a Torino
Intanto oggi, 4 marzo, la comunità anarchica internazionale si è data appuntamento a Torino. La decisione degli anarchici di manifestare in sostegno di Alfredo Cospito arriva dopo la decisone della Corte di Cassazione di confermare il 41bis.
In un volantino tradotto in francese, spagnolo, inglese e tedesco diffuso online, viene spiegato: «abbiamo scelto di essere un’altra volta in strada al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta. A ribadire che non vogliamo 41bis, né carceri, né Cpr. L’unica guerra a cui partecipiamo ci vede a fianco di tutti gli sfruttati, sulla barricata che ci divide dagli sfruttatori, a urlare la nostra rabbia per una decisione che segna un ulteriore cambio di passo nella repressione delle lotte, con la condanna a morte di un compagno. Inevitabilmente deve segnarlo anche nel nostro modo di farle fronte».
Sono stati in molti a rispondere all’appello, anarchici italiani ed europei, e a Torino si attendono circa mille persone. La Digos ha identificato circa 30 anarchici sia italiani sia provenienti dall’estero, un anarchico portoghese è invece stato bloccato a Lisbona poco prima di imbarcarsi per raggiungere il Piemonte.
Tensione in corteo
L’inizio del corteo è partito alle 16:30 da Piazza Solferino, la città è stata blindata e oltre al centro è presidiato il Palazzo di Giustizia. I controlli sono diffusi anche su treni, nelle stazioni e in aeroporto. Gli agenti fanno particolarmente attenzione agli attivisti greci e spagnoli che sarebbero i rappresentanti dell’ala più violenta dei manifestanti. In apertura uno striscione nero con scritto in bianco “Al fianco di Alfredo al fianco di chi lotta”. Circa un migliaio a manifestare. A quanto è stato riferito, una ventina di partecipanti è stata portata in questura per identificazione. Secondo quanto riferisce RaiNews24, sono stati lanciati grossi petardi e bombe carta dal corteo. Rotte a colpi di pietra alcune vetrine nei pressi di Piazza Arbarello.
Create alcune barricate con secchi dell’immondizia presi dai negozi. È stato distrutto il lunotto di un’auto con un tombino e imbrattato l’obelisco monumento alle leggi Siccardi. La polizia ha risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni contro i manifestanti, a soli 50 metri di distanza dagli anarchici. Sono stati lanciati anche alcuni petardi in direzione delle forze di polizia, e un ariete è stato divelto, secondo fonti di stampa, per essere usato contro gli agenti. Lanciate bombe carte, sassi e bottiglie. Alcuni partecipanti hanno assaltato la sede della Reale Mutua Assicurazioni.
Bilancio finale
Due agenti sono rimasti feriti in modo non grave, oltre 150 le persone identificate di cui diverse provenienti da ambienti anarchici extranazionali. Di queste 34 sono state accompagnate in questura: si sono presentati al corteo con caschi, scudi in plexiglass e artifici esplodenti. Secondo quanto si apprende, sono in preparazione 11 fogli di via.
Striscione anarchico a Milano
“Ma quale merito, la vostra è solo violenza” recita uno striscione con la A di anarchia apparso davanti al liceo Carducci di Milano, con le figure della premier, Giorgia Meloni, e del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a testa in giù e con due croci sugli occhi.
Immediate le proteste della destra a partire dal deputato di FdI, Riccardo De Corato che commenta: «trovo il fatto molto grave a prescindere. Ancor più grave perché si tratta di una struttura che dovrebbe essere educativa. Non capisco bene quale educazione fornisca agli studenti. Non vorrei che la formazione sia quella dell’odio politico verso l’avversario, che riporterebbe l’Italia indietro di qualche decennio». Simile osservazione da Luca Toccalini, deputato responsabile del dipartimento Giovani della Lega, che ha chiesto la solidarietà di tutte le forze politiche annunciando che «la Lega sarà in settimana a volantinare davanti all’istituto per un confronto sano sul futuro dell’Italia».
Solidarietà è stata espressa anche da numerosi esponenti del Pd, tra cui Roggiani, Serracchiani e Malpezzi. Così come dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha annunciato «totale solidarietà a Giorgia Meloni e a Giuseppe Valditara. Lo striscione apparso al liceo Carducci è un fatto grave. Il rischio anarchico non è da sottovalutare. Dopodiché – ha puntualizzato – c’è da provare tristezza per i commenti provocatori di alcuni esponenti di destra».
di: Flavia DELL’ERTOLE
aggiornamenti di: Caterina MAGGI
FOTO: ANSA/TINO ROMANO