Accolti due ricorsi presentati dai deputati
La Corte costituzionale albanese ha deciso di sospendere le procedure parlamentari per l’approvazione del protocollo Italia-Albania sulla gestione dei flussi migratori, inizialmente in programma per giovedì 14 dicembre.
Contro l’intesa firmata dal primo ministro albanese Edi Rama e la premier Giorgia Meloni erano stati presentati due ricorsi dal Partito Democratico di Sali Berisha, accolti dalla Corte costituzionale, nei quali si sostiene che l’accordo viola la Costituzione e le convenzioni internazionali alle quali aderisce Tirana. La Corte si riunirà il 18 gennaio.
Alcune fonti Palazzo Chigi, citate dai media, hanno riferito di non voler commentare la decisione della Alta corte albanese visto che si tratta di una sentenza di un tribunale costituzionale di un altro Paese ma sottolineano che non c’è alcuna preoccupazione su eventuali ritardi relativi all’applicazione dell’accordo. Secondo Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) la decisione sarebbe “un atto dovuto visto il ricorso presentato da parlamentari albanesi”.
Non tardano ad arrivare i commenti delle opposizioni. Angelo Bonelli (Avs) ha parlato di “sonoro schiaffo” al Governo Meloni, mentre Pierfrancesco Majorino (Pd) di “pessima figura”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI