Guterres: “sui cambiamenti climatici siamo fuori strada e quasi fuori tempo massimo”
Si avvia verso la chiusura la Cop28 ospitata dagli Emirati Arabi. Iniziata il 30 novembre, domani 12 dicembre arriva la fine dei lavori e le 197 Parti più l’Unione europea cercano un difficile accordo che abbia l’ancor più difficile consenso unanime.
Due Stati hanno già infatti annunciato il proprio no all’eliminazione dei combustibili fossili, si tratta di Arabia Saudita e Iraq. Secondo i due membri dell’Opec non è il momento di abbandonare di abbandonare le fonti fossili, l’Arabia Saudita ha chiesto di tenere in considerazione le sue “prospettive” e “preoccupazioni” mentre secondo l’Iraq “la riduzione” e “l’eliminazione graduale dei combustibili fossili e dei sussidi, “distruggerebbero l’economia mondiale e aumenterebbero le disuguaglianze“.
Il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber, pur consapevole delle difficoltà ha spronato tutti gli attori della Cop28 a raggiungere l’accordo e chiudere i lavori entro martedì, aggiungendo di intendere ottenere un “accordo storico” e che “il fallimento non è un’opzione“.
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sostiene che “sui cambiamenti climatici siamo fuori strada e quasi fuori tempo massimo. Il nostro pianeta è a pochi minuti dalla mezzanotte per quanto riguarda il limite degli 1,5 gradi. E l’orologio continua a fare tic tac. Siamo in una corsa contro il tempo per limitare il riscaldamento globale e abbiamo bisogno di un risultato ambizioso che dimostri un piano decisivo in ambito climatico“
Guterres ha spiegato che “la sfida” è “una grande ambizione sulla riduzione dei gas a effetto serra e realizzare una giustizia climatica” durante un incontro con i giornalisti, aggiungendo che è “essenziale” che nel testo finale dell’accordo venga riconosciuto “il bisogno di uscire da tutte le fonti fossili con un calendario coerente con il limite di 1,5 gradi” di riscaldamento globale e con emissioni nette zero al 2050.
Sostiene inoltre il segretario generale dell’Onu che “è il momento di dare il massimo per negoziare in buona fede e raccogliere la sfida” e che i negoziatori dovranno concentrarsi sulla riduzione delle emissioni di gas serra e sulla giustizia climatica. Anche su X Guterres ribadisce gli obiettivi di “ritornare al limite di riscaldamento di 1,5°C. Porre fine all’era dei combustibili fossili. Fornire giustizia climatica“.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: EPA/ALI HAIDER