La sparatoria è avvenuta a Kasindi, città di frontiera con l’Uganda: si indaga per far luce su quanto accaduto
Le proteste anti-Onu nella Repubblica Democratica del Congo hanno dato i loro frutti: il portavoce del Governo Patrick Muyaya ha detto, citato alla Bbc, che i caschi blu arrestati per l’uccisione di due civili non serviranno più nel Paese.
«Il governo chiede al popolo congolese in generale di mantenere la calma, e in particolare a Kasindi e nell’intera provincia del Nord Kivu» – ha aggiunto in una nota, specificando che il Governo di Kinshasa e Monusco stanno indagando sull’accaduto.
In particolare le forze di pace della missione dell’Onu di Monusco si sarebbero fatte strada con la forza dopo un diverbio scoppiato a Kasindi, città di frontiera con l’Uganda, con il personale locale, ferendo 15 persone.
Anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto che vengano determinate le “responsabilità” dell’accaduto.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/STR