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Le Fiamme gialle hanno sequestrato quattro tonnellate di cocaina che veniva smistata nello snodo calabrese con la collaborazione di operatori portuali

Scatole di banane per trasportare cocaina: una maxi-operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura del capoluogo e dalla Dda, ha portato al sequestro di quattro tonnellate di cocaina.

La merce veniva “importata” dal Sudamerica grazie alla compiacenza di un funzionario dell’antifrode delle dogane del porto di Gioia Tauro che truccava la scannerizzazione dove veniva passata la merce in transito nei containers.

In totale sono state arrestate 36 persone per narcotraffico, la cui logistica veniva gestita “come se fosse una vera e propria società di servizi”. La merce veniva gestita dalle famiglie della ‘ndrangheta, che potevano contare su squadre di operai portuali conniventi retribuiti con una commissione fino al 20% del valore del carico; infine gli operatori portuali estraevano la cocaina dai contaniers.

La Gdf ha anche eseguito perquisizioni e sequestri a beni riconducibili a membri dell’organizzazione criminale per un valore totale di 7 milioni di euro.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/US GDF