Oggi incontro con le parti sociali sulla riforma. Salvini: “se la Cgil dice no, vuol dire che la riforma è fatta bene“.Palazzo Chigi: “i rappresentati delle Associazioni di categoria e degli Ordini professionali hanno espresso un parere positivo”
Oggi, mercoledì 15 marzo, si è tenuto il secondo incontro sulla riforma del fisco a Palazzo Chigi. Questa volta sono le parti sociali a mettersi a confronto con il Governo.
Tra i protagonisti le rappresentanze delle imprese e degli ordini professionali a partire da Confindustria, Abi, Confapi, Confimi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Federterziario, Confeservizi, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri.
«Nel confronto con il Governo di oggi le parole chiave di Confesercenti sono: stop all’era degli acconti; tassa sull’e-commerce per le grandi piattaforme, necessaria per riequilibrare la concorrenza, che nella delega non è presente – e questo è a nostro avviso di primaria importanza –; benefici fiscali anche per i redditi più bassi; abolizione dell’Irap i cui effetti avvantaggiano solo le grandi imprese e rischia di penalizzare principalmente le pmi di commercio e servizi», dice Nico Gronchi, vicepresidente di Confesercenti. Sottolineando: «non dimentichiamo che l’Italia non è fatta solo da micro e grandi imprese ma anche e soprattutto da imprese piccole e medie».
«Bene un impianto di legge delega che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto. La complessità del cantiere che si apre sollecita l’adozione di un metodo di confronto programmato e strutturato con le parti sociali», ha detto Giovanni Da Pozzo, vicepresidente di Confcommercio.
«Dopo il confronto di ieri con i sindacati sui principi della Delega per la riforma fiscale, oggi sono stati ricevuti a Palazzo Chigi i rappresentati delle Associazioni di categoria e degli Ordini professionali, che hanno espresso un parere positivo per una riforma organica e completa, fornendo importanti e concreti contributi al dibattito», riferisce Palazzo Chigi in una nota.
Incontro tra Governo e Cgil
Non c’è intesa tra Governo e il sindacato della Cgil in materia di riforma fiscale.
La vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, all’uscita di Palazzo Chigi ha dichiarato: «non è andato bene né sul merito né sul metodo. Oggi c’è stata una descrizione della legge delega a 48 ore dal Consiglio dei ministri, così non va proprio. È mancato il coinvolgimento e non siamo d’accordo né sulla riduzione delle tre aliquote, perché va a favorire i redditi alti e altissimi, né sulla flat tax, che è fuori dalla dimensione della progressività prevista dalla Costituzione. Non siamo assolutamente contenti e soddisfatti. Non si tratta così un tema che riguarda tutti».
Critico anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha ha annunciato che i sindacati sono pronti a valutare una mobilitazione “se il governo non dovesse rispondere a queste nostre rivendicazioni e a queste nostre priorità“.
La dichiarazione di Salvini
Matteo Salvini riguardo la riforma del fisco ha detto: «se la Cgil dice no, vuol dire che la riforma è fatta bene. Ridurre le aliquote fiscali, ridurre il carico fiscale è fondamentale per operai e imprenditori. Io poi continuo a essere convinto che una pace fiscale definitiva tra fisco e cittadini, prima dell’entrata in vigore del nuovo regime fiscale, sarebbe utile».
di: Flavia DELL’ERTOLE
Aggiornamento di: Alice GEMMA
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI