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Al Congresso del sindacato hanno partecipato con un videomessaggio i genitori di Giulio Regeni. Il segretario scelto per il secondo mandato

Il XIX Congresso della Cgil va verso le battute finali. Oggi, 18 marzo, il segretario Maurizio Landini è stato confermato per il secondo mandato. «Nessuno credo si impegni nel sindacato perché crede che sia un mestiere, siamo una bella organizzazione perché siamo fatti di uomini e donne vere che credono in quello che fanno» ha dichiarato alla platea il segretario.

Dopo l’intervento di ieri della premier Giorgia Meloni questa mattina sono intervenuti con un videomessaggio i genitori di Giulio Regeni che hanno ricordato il figlio davanti al Congresso: «grazie per l’ascolto, di cui abbiamo molto bisogno, e per il sostegno fin dall’inizio della nostra battaglia per ottenere verità e giustizia. Giulio era un ricercatore, non era altro. Oggi avrebbe 35 anni. Il suo interesse era per i lavoratori e per il mondo dell’economia, per la vita delle persone che lavorano». La madre di Giulio, Paola Regeni, ha rivolto anche “un grande pensiero ai giovani, che ricercano e di cui abbiamo bisogno. Non lasciamoli andare via“. Il padre Caludio Regeni che ricordato che il figlio aveva come obiettivo di “dare un contributo al miglioramento della società attraverso lo studio e il lavoro. Ringraziamo per il sostegno e vi chiediamo di starci ancora vicino nel cammino verso verità e giustizia“. La legale della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini, ha sottolineato che “sono 7 anni che inseguiamo la verità e che pretendiamo una verità processuale per il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio. È un morto sul lavoro” aggiungendo che “con i dittatori non possiamo collaborare“.

Proprio alle parole della presidente del Consiglio ha deciso di replicare il leader del sindacato. Landini nell’intervento conclusivo ha spiegato che con Meloni c’è “una diversità molto profonda, molto consistente. Per tutto il sindacato italiano non c’è possibilità di discussione, bisogna avviare una mobilitazione che non esclude alcuno strumento, compreso se necessario lo sciopero. Lo vogliamo fare insieme a Cisl e Uil, ne discuteremo con loro, abbiamo già un incontro fissato la prossima settimana“. In particolare il segretario fa riferimento al fisco, sottolineando che “non siamo assolutamente d’accordo con la delega” approvata dal Cdm. In un Paese in cui “il 94% dell’Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati, che ha 100 miliardi di evasione e dove le rendite hanno una tassazione inferiore al lavoro. Non siamo più disponibili ad accettare l’idea di un sistema fiscale che continua a gravare sui lavoratori dipendenti e pensionati” attacca Landini, ribadendo la necessità di “una seria riforma fiscale per un nuovo patto di cittadinanza“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/UFFICIO STAMPA