ANSA / Salvatore Monteverde

Ancora ignote le cause, gravi ma stabili le condizioni dei feriti

Continuano le indagini degli inquirenti per chiarire le cause del rogo che ha ucciso tre giovani a Catanzaro nella notte del 22 ottobre. Gli investigatori stanno ancora setacciando l’area di via Caduti XVI marzo 1978, quartiere Pistoia, zona sud di Catanzaro alla ricerca di elementi per chiarire la dinamica dei fatti. Un primo sopralluogo infatti, avvenuto ieri dopo che le fiamme sono state estinte, non ha permesso di accertare l’origine accidentale o dolosa dell’evento. L’intero appartamento, di poco meno di 100 metri quadri, è andato completamente bruciato.

Intanto la Procura della Repubblica di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri che ha aperto un fascicolo contro ignoti con le ipotesi di reato di omicidio e disastro colposo. Un atto necessario proprio per effettuare ulteriori perizie e per le autopsie. L’ipotesi finora più accreditata è quella dell’incidente.

Restano invece gravi ma stabili le condizioni delle quattro persone rimaste ferite. Il padre delle vittime, Vitaliano si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro insieme all’altro figlio Antonello, di 14; la moglie e la figlia sono invece ricoverate per ustioni (estese oltre il 40% del corpo) l’una al Centro grandi ustioni di Bari e la piccola nel centro pediatrico grandi ustioni di Napoli.

di: Caterina MAGGI

FOTO: ANSA / SALVATORE MONTEVERDE