ANSA/EPA/STEPHANIE LECOCQ

Stoltenberg ha invitato Zelensky al vertice Nato che si terrà a Vilnius. Resistenza “spietata furiosa” ucraina a Bakhmut

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice dell’Alleanza che si terrà a Vilnius, in Lituania, nel mese di luglio. Lo ha detto lo stesso Stoltenberg in un’intervista all’emittente radiotv lituana LRT.

«Ho invitato il presidente Zelensky a partecipare al vertice della Nato a Vilnius. Credo fermamente che questo sarà un forte segno della nostra solidarietà, del sostegno che gli alleati hanno per l’Ucraina, e spero che il signor Zelensky possa partecipare. Naturalmente, questo dipenderà dalla situazione in Ucraina, che è ancora nel bel mezzo di una guerra», ha dichiarato. 

La guerra dei droni

Il ministero della Difesa della federazione Russa ha dichiarato che è stato evitato oggi primo marzo un massiccio attacco con droni alla Crimea: “6 sono stati abbattuti, altri quattro disattivati”.

Il consigliere presidenziale ucraino Podolyak ha dichiarato che l’Ucraina non sta attaccando il territorio russo con i droni pertanto l’aggressione non è colpa di Kiev.

Il portavoce del Cremlino Peskov ha risposto che “non gli credono”.

La difesa aerea ucraina nel frattempo ha abbattuto un drone russo che sorvolava sopra la regione di Kiev. Ad annunciarlo è stato il colonnello Yuri Ignat, portavoce dell’Air Force, come riporta Ukrainska Pravda.

Budanov: “La Russia non è pronta per una guerra a lungo termine”

La guerra continua tra esplosioni ad ovest della Crimea occupata ed il lancio di droni kamikaze verso Kiev. Nel frattempo, in Moldavia i militanti del partito filorusso Șor sono scesi in piazza per chiedere le dimissioni della presidente Sandu.

Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence ucraina, ha sottolineato la necessità di prepararsi per un attacco russo su vasta scala. «La Russia non è pronta per una guerra a lungo termine». Secondo il 37enne la guerra doveva iniziare nel 2021 ma Putin è stato fermato dagli sforzi diplomatici internazionali. La guerra è quindi stata posticipata.

G20, Borrell dopo il colloquio con Jaishankar: “è stato un incontro produttivo”

Poco dopo la riunione ministeriale del G20 in India, c’è stato un “incontro produttivo” tra Joseph Borrell, Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, e il capo della diplomazia di Nuova Delhi Jaishankar. I punti centrali del colloquio sono stati: ”l’aggressione della Russia contro l’Ucraina o la crisi globale del debito”. Borrell ha poi dichiarato che “l’India è un partner chiave dell’Unione europea. Voglio approfondire la nostra partnership strategica e la collaborazione sulle sfide regionali e globali”.

Duma: fino a 15 anni di galera a chi scredita i combattenti

Il parlamento russo comincia oggi 1 marzo a votare gli emendamenti di legge che rafforzano la censura nel Paese. Tra gli altri, uno prevede 15 anni di galera per chi scredita le forze armate e le organizzazioni militari come il gruppo Wagner.

Al fronte

Continua la battaglia nella città di Bakhmut, dove un mezzo blindato ucraino BTR-4 spara contro postazioni russe. Proprio qui si sta consumando una violenta battaglia tra i due eserciti. Il leader della compagnia di mercenari filorussa Wagner, Yevgeny Prigozhin, afferma che l’Ucraina sta opponendo una “furiosa resistenza”. 

Ci sono state diverse esplosioni nella notte tra il 28 febbraio e il primo marzo nella parte occidentale della Crimea occupata. A riferirlo sono i media ucraini, che citano canali Telegram locali. Le esplosioni sono avvenute a Yevpatoria, a circa 65 km a nord di Sebastopoli, e nel villaggio di Chornomorske. “Sono state udite esplosioni a Chornomorske tutta la notte fino alle 5 del mattino… A Chornomorske, le finestre hanno tremato per le esplosioni all’1:54, alle 2:55 e alle 4:20” dicono le fonti locali.

Nel frattempo in Russia si continua ad evacuare la penisola di Crimea occupata: lo riferisce lo stato maggiore delle Forze Armate ucraine sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian. “Ancora una volta, è stata registrata l’evacuazione di alcune categorie di cittadini dalla Crimea temporaneamente occupata. Recentemente, i militari delle forze di occupazione russe di stanza a Perevalny (centro-est, ndr) hanno inviato le loro famiglie in Russia“, è scritto nel rapporto dell’esercito. Contemporaneamente, i russi stanno rafforzando le loro difese nella penisola e stanno costruendo fortificazioni. 

L’esercito russo ha iniziato a lanciare i suoi droni kamikaze Shahed dalla regione di Briansk. Questa mossa rappresenta una grande minaccia per Kiev. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence.

di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/EPA/STEPHANIE LECOCQ