Il presidente degli States: Putin si è macchiato di crimini di guerra
Secondo quanto riportano i media ucraini, in accordo con quanto dichiarato dal rappresentante dell’intelligence militare ucraina, Andrey Yusov, in Russia si starebbe cercando un sostituto a Putin.
Dopo la decisione della Corte penale internazionale sul mandato d’arresto verso il presidente russo la cerchia di vicinissimi a Putin si starebbe stringendo e divenendo sempre più dannosa sia per l’interno sia per l’esterno del Paese. «Nelle torri del Cremlino, in particolare, cresce l’insoddisfazione per quanto sta accadendo. C’è una crescente consapevolezza delle prospettive, ovvero della catastrofe geopolitica del regime di Putin. E sì, si parla già di trovare un successore a Putin e non è più Putin a cercare un successore» le parole di Yusov.
Putin in Crimea per l’anniversario dell’annessione
Intanto il presidente russo è arrivato in Crimea per celebrare l’anniversario dell’annessione della penisola. A sorpresa Putin ha fatto visita a un centro per l’infanzia, proprio il giorno dopo la condanna ad essere “responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale bambini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia“.
Le reazioni al mandato di arresto su Putin
Secondo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il presidente russo Vladimir Putin ha commesso dei crimini di guerra e per questo il mandato di arresto internazionale che è stato diramato nei suoi confronti è giustificato.
Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, ha aggiunto che “non c’è dubbio che la Russia stia commettendo crimini di guerra e atrocità in Ucraina, e siamo stati chiari sul fatto che i responsabili devono essere chiamati a risponderne” e che “il procuratore della Cpi è un attore indipendente e prende le proprie decisioni giudiziarie sulla base delle prove di cui dispone“.
Anche il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan ha detto di ritenere che il presidente russo Vladimir Putin possa essere processato per presunti crimini di guerra nonostante. Come ha ricordato Khan alla Cnn ci sono già stati casi simili: i processi storici contro i criminali di guerra nazisti, l’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e l’ex leader liberiano Charles Taylor. «Erano tutti individui potenti, eppure si sono ritrovati nelle aule di tribunale», ha affermato.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, negli ultimi tempi in favore di una soluzione conciliante e diplomatica tra Europa e Cremlino, ha accolto con favore il mandato di arresto. «La Corte penale internazionale è l’istituzione giusta per indagare sui crimini di guerra – ha affermato durante la sua visita a Tokyo -. Nessuno è al di sopra della legge».
Erdogan: esteso accordo sul grano
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha riferito che l’accordo sul grano ucraino, che scade questa notte a mezzanotte, è stato esteso.
Il presidente non ha specificato la nuova durata dell’accordo, mentre il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha parlato di 120 giorni di durata. Kubrakov su Twitter ha ringraziato Erdogan, Antonio Guterres e i “partner”, “grazie ai nostri sforzi congiunti, 25 milioni di tonnellate di grano ucraino sono state consegnate ai mercati mondiali” si legge nel tweet.
La Russia però ha accettato di estendere l’accordo per soli 60 giorni, per voce dell’ufficio del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta la stessa portavoce alla Tass. «Ripetiamo ancora una volta. La Federazione Russa ha accettato di estendere l’accordo per 60 giorni – ha detto Zakharova commentando le notizie su un’estensione dell’accordo per 120 giorni -. Abbiamo ripetutamente affermato, sia il Ministero degli Affari Esteri russo che i rappresentanti permanenti della Russia presso le Nazioni Unite, che la parte russa ha notificato a tutte le parti dell’accordo che sta estendendo l’accordo per 60 giorni. Tutte le parti sono state informate di ciò non solo a voce, ma anche con speciali notifiche».
Zelensky: liberazione è all’orizzonte
Su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto oggi un messaggio che non lascia spazio alle interpretazioni.
«La guerra in Ucraina è uno dei più grandi conflitti armati dalla seconda guerra mondiale. La prima linea del fronte attiva raggiunge i 1.500 km. Le battaglie si svolgono nei campi, nelle foreste, sull’acqua, nel cielo e nelle città. Continuiamo a combattere per la nostra terra natale. La liberazione di tutti i territori occupati è all’orizzonte. E l’Ucraina ce la farà sicuramente».
Il presidente ucraino ha deciso di imporre sanzioni ai danni del presidente siriano Bashar al-Assad, second quanto riporta il Kiev Independent. Nel decreto firmato oggi dal presidente sarebbero imposte sanzioni a 141 persone giuridiche e 300 fisiche. Assad si era recato da Putin in occasione dell’anniversario della guerra.
Notizie dal fronte
Intanto nella notte un attacco russo è stato compiuto a Zaporizhzhia. Lo riporta il sindaco della città, Anatolii Kurtiev, spiegando che è stato distrutto un ristorante e danneggiati alcuni condominii. Sarebbero stati utilizzati, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent dei missili S-300. Al momento non sono state registrate vittime.
La ministra per il Reinserimento dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, ha lanciato nel mentre un appello al commissario russo per i diritti umani Tetyana Moskalkova e al commissario russo per i diritti dei bambini Maria Lviv-Belova.
«La Russia – ha dichiarato – dovrebbe consegnare all’Ucraina gli elenchi di tutti i bambini e gli orfani privati delle cure parentali». Vereshchuk ha chiesto ai due rappresentanti del Cremlino di fornire i nominativi dei bambini che sono stati portati con la forza nel territorio russo.
di: Flavia DELL’ERTOLE
aggiornamenti di: Caterina MAGGI
FOTO: ANSA