La visita del ministro della Sicurezza nazionale israeliano è stata condannata da Abu Mazen
Itamar Ben Gvir, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, ha visito la Spianata delle Moschee a Gerusalemme due giorni dopo il Jerusalem Day. «Gerusalemme è la nostra anima. Tutte le minacce di Hamas non le aiuteranno, noi siamo responsabili di Gerusalemme e di tutta la terra di Israele» ha dichiarato il ministro.
Immediata la condanna da parte palestinese con le parole del presidente Abu Mazen il cui portavoce Nabil Abu Rudeinah ha spiegato si tratti di “un aperto assalto al luogo santo che avrà conseguenze serie“, e della Giordania, con il portavoce del ministro degli Esteri di Amman, Sinan Majali, che ha parlato di “atti di provocazione e da condannare” che “rappresentano una palese violazione della legge internazionale, così come dello suo storico e legale status quo e dei luoghi santi“.
Anche gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere “preoccupati per la visita provocatoria” con il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller che ha spiegato che “questo spazio sacro non dovrebbe essere utilizzato per scopi politici e chiediamo a tutte le parti di rispettarne la sacralità“.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: EPA/ATEF SAFADI