L’apertura è avvenuta con Fitto
Oggi, 17 dicembre, è la quarta e ultima giornata di Atreju, la manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia a Castel Sant’Angelo, a Roma.
Sono previsti gli interventi di Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra spagnolo Vox, del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. A chiudere la kermesse sarà la premier e leader di Fdi Giorgia Meloni.
La chiusura di Meloni
«Se da ormai 30 anni con formule diverse il Centrodestra esiste non è un incidente della storia. Esiste da 30 anni perché condividiamo sistema di valori e comune visione da realizzare. Il mio ringraziamento a chi non c’è più, grazie a Silvio Berlusconi. Mi fa un po’ specie, dopo aver organizzato tutte le edizioni di Atreju tranne questa, tornare quest’anno da presidente del Consiglio. Mi rende orgogliosa vedere che Atreju quest’anno è molto più bella di tutte le edizioni precedenti, mentre io ero altrove qualcuno si è impegnato a far crescere questa storia infinita».
E poi il messaggio a Elly Schlein, segretaria del Pd, che ha rifiutato l’invito ad Atreju: «cara Elly, puoi anche decidere di non partecipare ma non c’è bisogno di insultare tutti coloro che hanno deciso di venire solo perché hanno dimostrato di avere coraggio che a voi evidentemente difetta».
«Il governo di Centrodestra a trazione Fratelli d’Italia sarà soprattutto un governo dell’Italia con la schiena dritta, che va a testa, con le scarpe piene di fango e le mani pulite. Abbiamo il dovere morale di dare a tutti italiani l’orgoglio di voler rivendicare qui e fuori dai confini nazionali il fatto che ‘io sono italiano’ – ha detto Meloni – Porteremo l’Italia sul primo gradino del podio. I dati macroeconomici sono positivi, la grande novità rispetto al passato è che non è stato buttato dalla finestra un solo centesimo dei soldi degli italiani. Veniamo accusati di fare una politica di austerità, da alcuni politici dell’opposizione. Fa un po’ ridere detta a un governo che ha concentrato le risorse per difendere il potere d’acquisto delle famiglie».
E poi sul caso Chiara Ferragni e il pandoro Balocco: «gli infuencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari. Non intendo comprare il consenso della gente. Quello è un privilegio che lascio ad altre forze politiche».
Poi, sui sindacati e sugli scioperi: «aumenta l’occupazione, diminuisce il precariato, ma curiosamente aumentano anche gli scioperi generali dei sindacati. Sono gli stessi che fanno la morale sul salario minimo poi accettano contratti da cinque euro all’ora. C’è tanto da fare per combattere il lavoro povero, che anni di governi di sinistra ci hanno consegnato. Oggi parlano del salario minimo, che nel nostro sistema rischia di abbassare il salario dei lavoratori e fare favori alle grande concentrazioni economiche».
Su Suberbonus: «abbiamo fatto una legge di Bilancio espansiva nonostante una situazione drammatica ereditata dei conti pubblici soprattutto per il Superbonus. Ci chiedono i soldi per la sanità ma sono stati utilizzati per ristrutturare meno del 4% del patrimonio immobiliare italiano».
Sull’utero in affitto: «i figli non sono un business, non sono un oggetto e non si comprano e non si vendono. Sembra una ovvietà ma purtroppo non lo è. Sono fiera che, grazie ai nostri parlamentari, l’utero in affitto diventerà presto reato universale e perseguibile in Italia e anche all’estero».
E infine Caivano: «vogliamo dare un segnale chiaro: in Italia non ci devono essere più zone franche nelle quali lo stato indietreggia, sparisce. A Caivano vogliamo dimostrare che le cose possono cambiare, a Caivano abbiamo riportato lo Stato, le istituzioni, per dire ai criminali di ogni sorta ‘Con noi al governo non vi conviene sfidare lo Stato’, perché risponderemo colpo su colpo, non ci facciamo intimidire. La cattura di Messina Denaro e di altri non la considero un merito del governo ma degli inquirenti e delle forze dell’ordine che continuiamo a ringraziare, ma sono convinta che il governo possa avere un ruolo fondamentale». E poi i femminicidi: «in nome di Giulia, Paola, Sofia, di tutte le donne uccise da chi diceva di amarle, ci battiamo per contrastare l’inaccettabile quotidiana mattanza che è il femmincidio. C’è anche da lavorare alla gestione di sentimenti ed emozioni. Negare i passi avanti fatti finora sarebbe ingiusto, ma anche negare che siamo lontani dell’obiettivo di sradicare questo cancro».
Abascal: “Bentornato orgoglio italiano”
«Bentornato all’orgoglio italiano, l’Europa ne aveva bisogno. Grazie a Giorgia per il suo esempio, per il suo lavoro e soprattutto per la sua amicizia in tempi tanto difficili per la Spagna. Noi non lo dimenticheremo», ha detto il leader di Vox, Santiago Abascal, aprendo il suo intervento sul palco.
«Questa settimana in Spagna la sinistra mediatica e politica ha manipolato le mie parole su Pedro Sanchez per linciarmi sulla pubblica piazza, questa manipolazione è arrivata fino in Italia, e voglio dire che non auguro a nessuno, neanche a un corrotto e a un traditore di essere appeso per i piedi. La sinistra sempre manipolerà le nostre parole e sempre mentirà sulle nostre intenzioni e sempre occulterà le nostre verità. Per evitare che trionfino le manipolazioni è importante riunirci e parlarci direttamente», ha concluso.
Giorgia Meloni è intervenuta dopo il suo discorso: «con Santiago Abascal continueremo a lavorare insieme per un’Europa migliore e diversa».
Tajani: “non c’è fretta su Patto Stabilità, Bce abbassi i tassi”
«Se la Bce abbasserà finalmente i tassi, come chiediamo da mesi, anche questo potrebbe influire sul raggiungimento dell’accordo per il Patto di stabilità. Siccome non c’è fretta, noi riteniamo che si debba anche affrontare tutta la questione macroeconomica della politica finanziaria europea, guardando anche a tutti gli altri aspetti. Penso all’armonizzazione fiscale, all’unione bancaria e al mercato dei capitali. Noi il Patto di stabilità e crescita vogliamo che ci sia ma non lo vogliamo come un Patto che sia non di crescita e penalizzante per l’Italia, un Patto che non possiamo rispettare. È una questione di credibilità, vogliamo un Patto che tenga conto delle spese per l’Ucraina, per gli impegni europei come il green deal. Poi, c’è un problema che riguarda anche i tassi di interesse sul debit – ha detto il vicepremier e leader di FI, Antonio Tajani, a margine della kermesse di FdI, Atreju – La soluzione deve essere di mediazione, se siamo veramente europeisti dobbiamo avere una politica macroeconomica europea».
Poi sulla manovra: «sono soddisfatto della manovra perché è il massimo di ciò che si potrebbe fare, abbiamo apportato degli aggiustamenti che avevamo chiesto su casa e pensioni dei medici e dipendenti pubblici, e stiamo lavorando perché ci possa essere una breve proroga per il superbonus che riguarda condomini che hanno già compiuto il 70% dei lavori. Nessuna tolleranza per imbroglioni, ma per le persone oneste bisogna avere un occhio di riguardo», ha concluso.
Salvini: “Mes inutile e dannoso. Voto Lega? Vedremo”
«Cosa farà la Lega sul Mes? Vediamo quando si vota, io ho espresso la mia idea e cioè che un pensionato, un precario, un operaio italiano debba eventualmente pagare per salvare una banca tedesca, in questo momento e nei prossimi mesi non mi sembra il centro della nostra attenzione e della nostra politica. Come finirà lo deciderà il Parlamento, come è giusto che sia in una democrazia», ha detto Matteo Salvini a margine della kermesse.
L’apertura con il ministro Fitto
Ad aprire è stato il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto.
«La presenza di ospiti internazionali ad Atreju dimostra la centralità a livello internazionale di Giorgia Meloni non solo sui rapporti, ma anche la centralità sul fronte dei temi affrontati. Ad esempio, il tema dell’immigrazione è diventato centrale, per la prima volta si è affrontata la dimensione esterna, cioè del Mediterraneo, con scelte messe in campo per dare risposte organiche a livello europeo. Mi sembra che ieri il presidente Rama abbia usato espressioni chiare e abbia indicato soluzioni dal punto di vista anche della tempestica. Quindi mi sembra una strada positiva su cui proseguire».
Poi sulla politica italiana: «sulla manovra il governo sta lavorando e il parlamento anche. Mi sembra che sia stata delineata un’agenda concreta che sarà nei tempi previsti, così come sempre accaduto per le leggi di bilancio negli altri anni senzache vi fosse il dibattito o di queste ore».
di: Alice GEMMA
FOTO: ANSA/FABIO CIMAGLIA