Audio choc: i prigionieri sarebbero stati costretti a violentarsi a vicenda mentre venivano filmati
Arrivano altre notizie agghiaccianti dall’Iran.
Una 14enne di mone Masooumeh è morta a Teheran dopo essere stata arrestata perché, in segno di protesta, si era tolta il velo in classe. La giovane è stata identificata tramite l’esame delle registrazioni di telecamere di sorveglianza a scuola ed è stata portata via dalle forze dell’ordine in custodia. A seguire è stata trasferita in ospedale dove sono state rilevate gravi lacerazioni vaginali, probabilmente la causa della morte.
Lo ha denunciato il direttore della Center for Human Rights, Ong con sede a New York.
Tajani: “situazione inaccettabile, massima fermezza”
Dura condanna da parte dell’Italia. Tajani dice: «In Iran, una ragazza di 14 anni, quasi una bambina, è stata violentata ed è morta per le violenze subite. È una cosa inaccettabile: appena si sarà insediato il nuovo ambasciatore iraniano lo convocherò. Ma accanto alla pressione sui diritti dobbiamo tenere aperta la porta del negoziato per quel che riguarda il nucleare perché ci potrebbero essere conseguenze negative. Linea durissima sulla difesa dei diritti ma spiraglio sul nucleare. Siamo interessati alla stabilità dell’area».
Audio choc sulle torture ai detenuti in Iran
Il Corriere della Sera ha pubblicato la traduzione di un audio in farsi di un ex detenuto che ha raccontato le torture subìte dai prigionieri, che sarebbero stati filmati mentre venivano costretti a violentarsi a vicenda.
A parlare è Alì, un tassista arrestato a fine ottobre di fronte all’università di Isfahan, mentre sosteneva le proteste degli studenti. Le guardie lo hanno poi portato in un centro di detenzione, uno degli oltre 250 in Iran – stando a un report di World Prison Brief – il cui indirizzo è segreto, dove i dissidenti vengono interrogatori e torturati.
«Ci portavano in una stanza e ci riempivano di botte, ci minacciavano e ci ordinavano di violentarci a vicenda. Sul soffitto, una telecamera che riprendeva tutto» dice Alì nell’audio WhatsApp inviato al Corsera.
Secondo Hrana, agenzia degli attivisti dei diritti umani iraniani, sono quasi 500 le vittime e oltre 18mila le persone arrestate durante le manifestazioni. Decine di persone sono state condannati a morte e vi è il rischio che vengano giustiziate. Stando a quanto riferito, la magistratura sequestra i loro cellulari per cercare di incastrarli e incriminarli.
Una delle poche buone notizie di queste giornate è la recente liberazione di Majid Tavakoli, l’attivista politico arrestato all’inizio delle proteste.
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK