I sopravvissuti: “ci impedirono di dare l’allarme”, a largo della Libia 30 dispersi dopo un nuovo naufragio
Altri due corpi di vittime del naufragio del barcone sono stati recuperati dai soccorritori. Il bilancio sale così a 78 persone, di cui 33 minori e 23 dei quali nella fascia d’età tra gli zero e i 12 anni. Le ultime due vittime ritrovate sono un bambino piccolo di un’età non individuata e un uomo. I corpi sono stati trovati nella zona di Praialonga, un paio di chilometri a nord del luogo del naufragio a Steccato di Cutro. Il bambino è stato trovato in mare, l’uomo sulla spiaggia. Un altro corpo di un minore, la cui età non è verificabile a causa della prolungata permanenza in mare, è stato ritrovato in mattinata.
Intanto proseguono le indagini della Procura di Crotone che dal 1 marzo ha iniziato ad ascoltare i testimoni e i sopravvissuti del naufragio del 26 febbraio. «Appena giunta vicino alla spiaggia italiana, nel tardo pomeriggio del 25 febbraio, uno scafista turco ci ha detto che eravamo giunti in Italia e che potevamo salire sopra coperta per pochi minuti. Abbiamo fatto pure un piccolo video inneggiando alla fine del viaggio anche se non riuscivamo a vedere la costa. Nonostante ciò l’imbarcazione spegneva il motore senza pertanto navigare verso costa. In quel momento – ricostruisce un superstite ricordando il comportamento di uno dei due scafisti – faceva dei video con il proprio telefono cellulare inneggiando a un trafficante asserendo che i suoi migranti erano giunti in Italia».
L’assist di Michel a Meloni
Giorgia Meloni, intanto, incassa il sostegno di Charles Michel in un clima di forti polemiche interne per il caso del karaoke. Il presidente del Consiglio europeo risponde alla lettera inviata dalla premier dopo il naufragio sulle coste crotonesi e schiera l’Ue al fianco dell’Italia: “Il tragico naufragio al largo di Crotone è un forte richiamo alla necessità di trovare soluzioni reali e praticabili per gestire meglio la migrazione e combattere il traffico di migranti“.
L’attuazione delle conclusioni del Consiglio europeo di febbraio, scrive Michel: “è ora fondamentale. Non abbiamo tempo da perdere ed è per questo che la presidenza svedese del Consiglio e la Commissione ci informeranno sui progressi finora compiuti già durante la prossima riunione del 23 e 24 marzo. La rapida attuazione delle misure concordate è una priorità per tutti noi e su questo punto conto fermamente sull’Italia”.
Meloni apprezza: “quanto affermato dal Presidente Michel è in piena sintonia con l’azione del governo italiano in Europa volta a una migliore gestione della migrazione e al contrasto del traffico di migranti“, viene dichiarato in una nota da palazzo Chigi, che aggiunge “dopo la terribile tragedia di Cutro, l’impegno comune a una risposta europea adeguata al complesso fenomeno della migrazione rende ancora più improcrastinabile l’ attuazione di quanto deciso al Consiglio europeo di febbraio”.
Tajani: mai strumentalizzare le tragedie
Alle critiche mosse risponde il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dichiarando che “non bisogna mai strumentalizzare quello che accade“. Il ministro, che si trova a Tel Aviv per un convegno di Leonardo, ha inoltre aggiunto: «sono convinto, conoscendo la guardia costiera, la marina militare italiana e la guardia di finanza, che questi uomini di mare non lascino mai nessuno senza soccorso» e ha spiegato di ritenere che “si debba sempre fare un’analisi reale di ciò che accade e mai strumentalizzare perché stiamo parlando di vite umane. Tutti quanti siamo impegnati per evitare queste tragedie nel Mediterraneo“.
Foti e Malan (FdI): sbarchi triplicati, è un ricatto
I presidenti di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan, hanno partecipato al dibattito intorno agli sbrachi delle ultime ore.
«Da quando il governo ha annunciato pene severissime contro i trafficanti di vite umane i viaggi e gli sbarchi sono triplicati. A nessuno viene in mente che sia un ricatto? Evidentemente no, molti considerano più intelligente schierarsi contro l’Italia di fronte all’aggressione che sta subendo – dichiarano i due esponenti del partito di maggioranza. – Non una parola contro i mafiosi che mettono a repentaglio centinaia di vite umane per soldi, che fanno morire annegate le persone legandole al timone di una barca che affonda, che si fanno pagare migliaia di euro per un viaggio su una carretta, che minacciano i passeggeri intimando loro di non fornire elementi sugli scafisti. Noi no. Noi non indietreggiamo mai di fronte alla mafia. Non indietreggiamo di fronte ai mercanti di uomini, e neanche di fronte ai loro, consapevoli o meno, utili Idioti».
di: Caterina MAGGI
aggiornamento: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/CARMELO IMBESI