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L’isola denuncia: “almeno 28 caccia cinesi nel nostro spazio aereo”, Pechino: “operazioni di polizia congiunte”

Continuano le esercitazioni militari delle forze armate di Taiwan, che stanno simulando una strategia difensiva contro un nemico invasore dalmare nel sud dell’Isola. Carri armati anfibi e soldati del Corpo dei Marines sono stati visti sparare a bersagli nella base navale di Kaohsiung.

Le esercitazioni cinesi

La Cina ha lanciato nuove esercitazioni militari in mare e nello spazio aereo attorno a Taiwan. Lo ha annunciato con un comunicato il Comando Orientale dell’Esercito di Liberazione Popolare cinese, aggiungendo che si tratta di “operazioni di polizia congiunte, di prontezza al combattimento ed esercitazioni di combattimento effettive”. Un ulteriore avvertimento e prova di forza verso le autorità dell’isola, dopo l’escalation militare delle ultime due settimane, ma che ormai da luogo a azioni deterrenti sempre più normalizzate. La causa, secondo Pechino, di questo riaccendersi delle ostilità sarebbe l’approvazione del budget per la Difesa degli Stati Uniti nel 2023, che destina una parte delle risorse, 10 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, in assistenza a Taiwan e propone inoltre di invitare anche Taiwan al Rimpac del 2024, le più grandi esercitazioni navali al mondo con cadenza biennale guidate dalla Marina degli Stati Uniti che si svolgono nell’Oceano Pacifico.

Dallo spazio aereo dell’isola sarebbero già stati avvistati almeno 57 aerei da combattimento, secondo il ministero della Difesa di Taiwan oltre a quattro unità navali cinesi nei pressi dell’isola, con 28 aerei militari dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese che hanno superato la linea rossa che divide Taiwan dalla Cina. Tra i 28 aerei da combattimento cinesi che hanno violato lo spazio aereo di Difesa ci sono 6 caccia J-11, 2 Su-30 e i caccia multi-ruolo di quarta generazione J-10 (2) e J-16 (12). Sono inoltre stati avvistati anche tre droni di ricognizione BZK-005, due bombardieri strategici H-6 e un sistema aviotrasportato di preallarme e controllo KJ-500.

di: Caterina MAGGI

aggiornamenti: Micaela FERRARO

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