biodiversità

La giornata mondiale dedicata alla biodiversità ci ricorda l’impellenza dell’azione per invertire il processo di estinzione di specie animali e vegetali, oggi di 100 volte più veloce rispetto al passato

È una Giornata mondiale particolarmente urgente quella che ricorre oggi, lunedì 22 maggio, dedicata alla biodiversità. Un valore preziosissimo per la nostra terra messo fortemente a rischio da troppe attività umane, dal commercio illegale al bracconaggio, fino all’inquinamento. Ad oggi la velocità alla quale si estinguono le specie è di 100 volte superiore rispetto al passato.

È per questo che quest’anno la giornata è incentrata sul tema Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità. Un appello a mettere in campo soluzioni concrete per tutelare le specie animali e vegetali a rischio estinzione che, secondo la piattaforma intergovernativa per la scienza e la politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici, ammontano a un milione. Alcune delle quali avrebbero ancora pochi decenni di vita.

Almeno 680 specie di vertebrati si sono già estinte, così come più del 9% delle razze di mammiferi domesticati. Sono a rischio più del 40% delle specie di anfibi, quasi il 33% dei coralli e più di un terzo di tutti i mammiferi marini.

Per quanto riguarda le specie vegetali, dal 1990 sono andati perduti 287 milioni di ettari di foreste, pari a quasi 10 volte l’area dell’Italia, con l’annus orribilis del 2017 quando sono andati distrutti 13 milioni di ettari.

La giornata mondiale della biodiversità è stata istituita nel 1992 in occasione dell’adozione della Convenzione per la diversità biologica ratificata durante il vertice sulla Terra di Riode Jainero. Ad oggi l’hanno firmata tutti e 193 i Paesi riconosciuti dall’Onu ma le azioni concrete per tutelare la biodiversità sono ancora ampiamente insufficienti.

Mattarella: “necessario un cambio di passo condiviso”

Anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, è intervenuto sul tema. In un messaggio inviato in occasione della presentazione del Centro nazionale di biodiversità nella Tenuta di Castelporziano scrive: «servono paradigmi di sviluppo e azioni concrete che applichino le nuove tecnologie e l’innovazione in attuazione di un’etica ecologica di cura del pianeta e dell’economia del benessere, con un cambio di passo condiviso a tutti i livelli, che consenta un’equa e solidale distribuzione dei benefici che la biodiversità offre anche con la responsabilità dei piccoli gesti di ciascuno».

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/Annais Pascual