Una lunga carriera nella politica come premier, ministro ed europarlamentare: dal 2014 era sindaco di Nusco

È morto all’età di 94 anni l’ex presidente del Consiglio dei Ministri Ciriaco De Mita. Aveva governato il Paese dal 1988 al 1989.

Un lungo messaggio di cordoglio è arrivato dalla Presidenza della Repubblica, a firma di Sergio Mattarella. Si legge: «la notizia della scomparsa di Ciriaco De Mita è motivo di grande tristezza. De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica. Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro».

«Il suo impegno politico – prosegue – ha sempre avuto al centro l’idea della democrazia possibile. Quella da costruire e vivere nel progressivo farsi della storia delle nostre comunità, della vita concreta delle persone, delle loro speranze e dei loro interessi. Nasceva da questa visione della democrazia come processo inesauribile l’attenzione per il rinnovamento e l’adeguamento delle nostre istituzioni, che non a caso fu bersaglio della strategia brigatista che, uccidendo Roberto Ruffilli, suo stretto consigliere, alla vigilia dell’insediamento del suo governo, intese colpire proprio il disegno riformatore di De Mita».

E ancora: «dobbiamo ricordarne l’impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore. Così come la vivacità intellettuale, la curiosità per le cose nuove, la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica. L’attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete, anche favorendo, da segretario del suo partito, un profondo ricambio di classe dirigente. Non meno importante fu, soprattutto nella sua azione di governo, la sua visione internazionale e, in modo particolare, l’attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta. Ai suoi familiari rivolgo, con intensità, il sentimento di cordoglio mio personale e della Repubblica» – conclude.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha scritto sui social: «il mio cordoglio per la scomparsa di Ciriaco De Mita, protagonista della vita politica e della storia recente del nostro Paese, una mente raffinata, un leader dal grande carisma. Ai familiari giunga la mia vicinanza». Ha fatto seguito il presidente della Camera, Roberto Fico: «il mio cordoglio per la scomparsa di Ciriaco De Mita, ai suoi cari e ai suoi familiari vanno le mie sentite condoglianze».

Il premier Mario Draghi ha espresso, tramite una nota diffusa da Palazzo Chigi, il suo più profondo cordoglio. «Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte Ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all’ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come Sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia le condoglianze di tutto il Governo» – si legge.

A rendere nota la sua morte, avvenuta questa mattina intorno alle 7 a Nusco, in provincia di Avellino, cittadina di cui era sindaco dal 2014, è stato il vice sindaco Walter Vigilante. Proprio a Nusco si celebreranno i funerali dell’ex premier a cui prenderà parte anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

De Mita si trovava nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino, e non nella sua abitazione, per seguire un percorso di riabilitazione dopo che lo scorso febbraio era stato operato per la frattura di un femore a seguito di una caduta.

Nel corso della sua lunga carriera politica ha ricoperto diversi ruolo di rilievo oltre quello di premier, tra cui quello di segretario e poi presidente della Democrazia Cristiana dal 1982 al 1992, ministro dal 1973 al 1979 nei dicasteri per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno, del commercio con l’estero e dell’industria, deputato dal 1963 al 1994 ed europarlamentare a più riprese dal 1988 al 2014.

Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della politica italiana. Il ministro della Funzione pubblica ai tempi del suo Governo, Paolo Cirino Pomicino, ha definito la sua morte una “grande perdita, era politico con la P maiuscola”.

«Ha testimoniato l’impegno riformatore nella politica e nelle istituzioni. Un’eredità ancora attuale. Un privilegio averlo conosciuto» – è il messaggio del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Seguito dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che dice: «spesso non ho condiviso le sue scelte e le sue idee, ma ho condiviso con lui anni al Parlamento europeo nel gruppo del Ppe dove avevamo costruito un bel rapporto umano».

Il Commissario europeo Paolo Gentiloni ha dichiarato: «ricordo l’orgoglio delle radici nel suo territorio. La statura intellettuale. E una straordinaria curiosità per le opinioni e le storie diverse dalle proprie».

Dai partiti parlano anche i leader di Udc, Lega e Pd. Matteo Salvini commenta: «la sua passione per la politica e l’attenzione per la comunità meritano rispetto. Condoglianze alla sua famiglia». Seguito da Enrico Letta: «ha cambiato la politica italiana. Di lui si ricorda il grande scontro con Craxi, il suo rapporto di apertura col Partito Comunista prima di Berlinguer e poi di Natta».

Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc, dice: «De Mita è stato un personaggio politico lungimirante che ha anche ricoperto il prestigioso ruolo di Presidente del Consiglio».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI