Diede inizio alla guerra ai narcos voluta dall’allora presidente messicano Felipe Calderon nel 2016
Genaro Garcia Luna, il potente zar antidroga, incaricato di gestire la guerra ai clan messicani del traffico di stupefacenti, è stato condannato negli Stati Uniti per avere intascato milioni di dollari dal famigerato cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni mafiose che avrebbe dovuto combattere.
Ѐ stato a capo dell’Agenzia Federale messicana di Investigazioni dal 2001 al 2005, è poi diventato ministro alla Pubblica Sicurezza fino al 2012 ed ha lavorato a contatto con polizie e agenzie di intelligence del mondo.
Fu colui che diede inizio alla guerra ai narcos voluta dall’allora presidente messicano Felipe Calderon nel 2016. Tantissimi militari vennero spediti in città messicane per combattere i cartelli della droga. Ci furono decine di migliaia di morti e una scia di sangue che non si è mai arrestata.
Dopo aver lasciato l’incarico, si trasferì negli Stati Uniti: fu arrestato nel 2019 in Texas.
Secondo la sentenza Luna avrebbe accettato massicce mazzette dal cartello allora capeggiato da Joaquin Guzman, detto “El Chapo”, in cambio di corridoi sicuri per il traffico di cocaina, protezione dall’arresto, tempestive anticipazioni sulle operazioni di polizia in corso.
Adesso rischia l’ergastolo, con almeno 20 anni di carcere.
di: Alice GEMMA
FOTO: EPA/Jose Mendez