Alla Camera dei Rappresentanti statunitensi i Repubblicani votano l’apertura formale di un’inchiesta per impeachment
Negli States i Repubblicani sono riusciti a far passare, con 221 voti a favore e 212 contrari alla Camera dei Rappresentanti, l’apertura formale di un’inchiesta per impeachment nei confronti del presidente Joe Biden.
La procedura non arriverà a conclusione, dato che il Senato è a maggioranza Dem, ma può comunque essere una spina nel fianco per la campagna elettorale del presidente in carica che punta a un secondo mandato.
Al centro dell’indagine la questione del figlio del presidente, Hunter Biden, e i suoi problemi con la giustizia e il fisco. Secondo i democratici la richiesta di impeachment sarebbe una vendetta politica per i due procedimenti compiuti contro Trump e fanno notare non ci sia nessuna prova che il presidente, nel suo ruolo attuale o nel precedente incarico di vicepresidente, sia in qualche modo interessato.
Alle accusa ha risposto il presidente Biden che, in una dichiarazione diffusa dopo il voto della Camera, ha sostenuto: «invece di fare di tutto per contribuire a migliorare la vita degli americani, i Repubblicani si concentrano sull’attaccarmi con bugie. Invece di dedicarsi al lavoro urgente che deve essere svolto, scelgono di perdere tempo con questa acrobazia politica infondata che persino i repubblicani al Congresso ammettono non essere supportata dai fatti. Il popolo americano merita di meglio So su cosa rimarrò concentrato. Inviterei i repubblicani al Congresso a unirsi a me. Il popolo americano ha bisogno che i suoi leader al Congresso agiscano su importanti priorità per la nazione e il mondo. Martedì ho incontrato il presidente dell’Ucraina, che guida il suo popolo nella battaglia per la libertà contro l’aggressione russa. È venuto in America per chiederci aiuto. Eppure i repubblicani al Congresso non agiranno per aiutare. Il popolo di Israele è impegnato in una battaglia contro i terroristi e aspetta il nostro aiuto. Eppure i repubblicani al Congresso non agiranno per aiutare».
L’inquilino della Casa Bianca conclude: «c’è molto lavoro da fare. Ma dopo aver sprecato settimane cercando di trovare un nuovo presidente della Camera e aver dovuto espellere i propri membri, i repubblicani al Congresso se ne vanno per un mese, senza fare nulla per affrontare queste sfide urgenti. Mi sveglio ogni giorno concentrato sui problemi che deve affrontare il popolo americano: problemi reali che influiscono sulle loro vite, sulla forza e sulla sicurezza del nostro Paese e del mondo. Sfortunatamente, i repubblicani della Camera non si uniscono a me».
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/EPA/AL DRAGO