Il segretario di Azione attacca il Pd: “più vicino alla destra che al Pd di Schlein”
Prende sempre più forma il progetto politico del Terzo Polo, pronto a fondersi in un partito unico. Così assicura Carlo Calenda, secondo cui “il 10 giugno le due assemblee delibereranno la fusione” ma “già oggi funzioniamo come un partito unico“. Quanto alla leadership, il segretario di Azione annuncia la sua candidatura.
«Poi – aggiunge – voteranno gli iscritti con meccanismo di primarie». Il nodo delle primarie offre a Calenda, intervenuto a Mattino 5 su Canale 5, l’occasione per una stoccata al Pd. «noi pensiamo che quello che ha senso in un partito non è far votare gli iscritti a un altro partito, come fa il Pd e come è successo alle primarie del Pd quando gli iscritti hanno votato per Bonaccini e i non iscritti hanno ribaltato il risultato. Se io fossi un iscritto sarei arrabbiato».
Più che un endorsement al neo eletto presidente del Pd Stefano Bonaccini, in questi giorni alle prese con il nodo dei capigruppo, è un attacco alla nuova segretaria dem quello che proviene da Calenda, che dice di sentirsi “più vicino alla destra che al Pd di Schlein“.
«Per esempio – spiega – la destra sul nucleare dice e non dice ma ha votato una nostra mozione in cui si dice con chiarezza che si deve andare verso il nucleare. L’obiettivo di fare politica è migliorare la vita delle persone, se un provvedimento della destra lo condivido, lo voto».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI